mi ha detto di controllare in comune e poi valutare cosa fare fare, annullamento dell'atto notarile o risarcimento danno al venditore.
Non ci credo che il Notaio ti possa aver consigliato la strada lunga e tortuosa dell'annullamento dell'atto .... non ci credo nemmeno se me lo dice il Notaio in persona.
Tu hai stipulato un atto tralslativo della proprietà e non un preliminare, in quest'atto sei diventato proprietario
saldando il prezzo
(ipotizzando l'ipotesi di intraprendere la strada MOLTO lunga e tortuosa di voler annullare un atto di compravendita magari passando in più gradi di giudizio sarebbe a mio avviso una forma di autolesionismo --- "è una mia idea meglio sentire un avvocato"
Oltretutto sei anche mutuatario quindi hai contratto col la Banca precise obbligazioni riferite al pagamento delle rate di mutuo che ovviamente dovrai continuare a pagare per non ritrovarti inadempiente e non essere segnalato in Centrale Rischi ...
(credo inoltre che non potresti nemmeno pensare Tanto La Banca ha L'ipoteca sull'immobile) .... mica è detto che l'atto poi venga effettivamente considerato nullo senza una sentenza del giudice.
Per paradosso potresti chiamare in giudizio anche il perito incaricato dalla Banca per periziare l'immobile (o addirittura la Banca avendo la stessa scelto il tecnico di sua fiducia) ... Il perito in qualità di tecnico avrebbe dovuto verificare la situazione urbanistica e indicare nella Perizia stessa eventuali difformità riscontrate.
Prima di parlare di nullità andrebbe valutata la natura di eventuali difformità, (qui non si parla di un immobile abusivo ma di un immobile comunque costruito con regolare Licenza ... eventuali difformità a parte)
Tu ormai ai già fatto l'atto definitivo ma anche nelle fasi preliminari di compravendita ormai è consolidato l'orientamento secondo cui, in presenza di difformità non sostanziali e non incidenti sull'effettiva negoziabilità del bene, ma soltanto sul suo effettivo valore, l acquirente non resta soggetto alla sola alternativa tra la risoluzione del contratto e la accettazione senza riserve della cosa viziata o difforme,
ma è abilitato ad esperire l'azione di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere il contratto definitivo chiedendo, cumulativamente e contestualmente, l'eliminazione delle accertate difformità
o la riduzione del prezzo. Ormai però l'atto lo hai già fatto
L'unica strada che potresti intraprendere
a mio avviso (sempre mia opinione senti l'avvocato) è quella del risarcimento del danno quantizzato nel quantum necessario al ripristino della situazione legittima oltre a quantizzare il maggior danno riferito alla perdita di valore dell'immobile otre il minor utilizzo o godimento del bene .... che dir si voglia ... da parte tua