Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ringrazio tutti per il vostro intervento, prendo appunti dei vostri consigli per cercare di chiarire la situazione.
Aggiungo un ulteriore informazione: " Il tecnico che ha rilevato questa maggiore altezza di 70 cm diceva che in quel periodo il comune non autorizzava costruzioni superiori a 15 mt. ? ma è possibile che ci fosse questo limite ?
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie a tutti per i vostri consigli e suggerimenti, ma soprattutto a @cafelab con il link che ha postato ho potuto apprendere "buone notizie" e cosi mi sono messo alla ricerca della sentenza, dalla sua lettura oltre ad apprendere che il consiglio di stato ha stabilito che il certificato di abitabilità stabilisce anche la regolarità della costruzione a pag. 3 dell'allegato ho evidenziato in rosso proprio il caso mio... " a maggior ragione che sul certificato di abitabilità cè scritto che l'opera è stata eseguita in conformità del progetto di cui venne autorizzata l'esecuzione......
La strategia dovrebbe essere questa: Giorno 29 si va all'ufficio tecnico...si lascia parlare il responsabile dell'ufficio ed al termine si presenta copia del certificato, sicuramente ci dirà che quello non serve a niente noi non replichiamo, non diremo nulla di quella sentenza, ringraziamo, salutiamo ed andiamo via e ci facciamo assistere da un legale.
Non vorremmo che Uff. Tecnico venendo a conoscenza della sentenza dcel consiglio di stato si organizza prima che riceva comunicazioni dal nostro legale.
 

Allegati

  • - consiglio-di-stato-sentenza-7740-2024.pdf
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Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Poi raccontaci gli sviluppi, grazie
sicuramente, serve ad aumentare il bagaglio del "sapere".
Ho forti dubbi che il comune si assume la responsabilità di questo "abuso" dopo aver scritto che l'opera è stata eseguita in conformità del progetto di cui venne autorizzata l'esecuzione...... non è l'apertura di una finestra fatta successivamente, sono 70 cm in più stessa cosa per le autorimesse e quindi dovremmo sicuramente far intervenire un avvocato.
 

STUDIO DUCHEMINO

Membro Attivo
Professionista
sicuramente, serve ad aumentare il bagaglio del "sapere".
Ho forti dubbi che il comune si assume la responsabilità di questo "abuso" dopo aver scritto che l'opera è stata eseguita in conformità del progetto di cui venne autorizzata l'esecuzione...... non è l'apertura di una finestra fatta successivamente, sono 70 cm in più stessa cosa per le autorimesse e quindi dovremmo sicuramente far intervenire un avvocato.
Sì, anche perché la giurisprudenza ha sempre espresso anche l'orientamento completamente opposto, di cui ti cito un esempio tra tanti.

Cons. Stato, Sez. IV, 22/04/2024, n. 3610

Il permesso di costruire e il certificato di agibilità sono collegati a presupposti diversi, non sovrapponibili fra loro, in quanto il certificato di agibilità ha la funzione di accertare che l'immobile sia stato realizzato secondo le norme tecniche vigenti in materia di sicurezza, salubrità, igiene e risparmio energetico degli edifici e degli impianti, mentre il titolo edilizio è finalizzato all'accertamento del rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche. Il rilascio del certificato di abitabilità non preclude quindi agli uffici comunali la possibilità di contestare successivamente la presenza di difformità rispetto al titolo edilizio. La verifica di conformità edilizia effettuata ai fini del rilascio di tale certificato è svolta esclusivamente nei limiti necessari a inferire l'assentibilità dell'agibilità; restando diverso e distinto il profilo della piena conformità edilizia in quanto tale, sul piano dei titoli edilizi, che non può ricavarsi da un incidentale accertamento compiuto in sede di rilascio della licenza di agibilità. (Conferma T.A.R. Campania Napoli, Sez. V, n. 1175/2019.)

Fonti:
Massima redazionale, 2024
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sì, anche perché la giurisprudenza ha sempre espresso anche l'orientamento completamente opposto, di cui ti cito un esempio tra tanti.

Cons. Stato, Sez. IV, 22/04/2024, n. 3610

Il permesso di costruire e il certificato di agibilità sono collegati a presupposti diversi, non sovrapponibili fra loro, in quanto il certificato di agibilità ha la funzione di accertare che l'immobile sia stato realizzato secondo le norme tecniche vigenti in materia di sicurezza, salubrità, igiene e risparmio energetico degli edifici e degli impianti, mentre il titolo edilizio è finalizzato all'accertamento del rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche. Il rilascio del certificato di abitabilità non preclude quindi agli uffici comunali la possibilità di contestare successivamente la presenza di difformità rispetto al titolo edilizio. La verifica di conformità edilizia effettuata ai fini del rilascio di tale certificato è svolta esclusivamente nei limiti necessari a inferire l'assentibilità dell'agibilità; restando diverso e distinto il profilo della piena conformità edilizia in quanto tale, sul piano dei titoli edilizi, che non può ricavarsi da un incidentale accertamento compiuto in sede di rilascio della licenza di agibilità. (Conferma T.A.R. Campania Napoli, Sez. V, n. 1175/2019.)

Fonti:
Massima redazionale, 2024
Ecco, questa mi è più familiare (anche se preferisco l'altra, sempre per risolvere i problemi, piuttosto che crearli).
 

Mimi

Membro Attivo
Privato Cittadino
Lo dicevo perché se esiste un orientamento diverso, il Comune ha le spalle coperte.
Ti ringrazio per la tua informazione, ma in definitiva quella sentenza potrebbe esserci di aiuto o no ?
Per evitare un contenzioso potrebbe servire per una contrattazione al fine di quantificare un minor costo per sanare la difformità?
La tua esperienza cosa suggerisce.
 

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