cherry05

Membro Junior
Privato Cittadino
Buon giorno, ho ricevuto una proposta di acquisto per la vendita del mio appartamento a 120.000 Euro che ho accettato. La proposta era subordinata alla concessione del mutuo. L'agente immobiliare ci ha dato conferma che il nostro acquirente ha avuto il mutuo, per cui in aprile abbiamo fatto il contratto preliminare. (Nel quale non si accenna di mutui né altro). Dopo il preliminare l'agente ci dice che la banca ha concesso metà somma, cioè 60.000 Euro, perchè il nostro acquirente aveva già un debito, che è stato incorporato nel mutuo. Per recuperare il resto della somma il nostro acquirente deve vendere il suo appartamento, altrimenti non può andare al rogito. Ho protestato con l'agente immobiliare, facendogli notare che avevamo diritto ad avere tutta la situazione chiara fin dall'inizio, prima di fare il preliminare, altrimenti non ci saremmo vincolate fino al 31 dicembre (ultimo termine per andare al rogito) dovendo aspettare la vendita del suo appartamento e bloccando altre visite immobiliari, con il rischio che non riescano a vendere, per cui salta tutto e il prossimo anno dobbiamo ricominciare da capo. Per non parlare del fatto che noi non possiamo feramre un altro appartamento finchè non abbiamo certezza di andare al rogito col nostro, per cui siamo in tutti i sensi bloccati. Oggi l'agente immobiliare mi ha detto che questa è la prassi normale, vi chiedo è così? Fare un contratto preliminare anche se non si hanno certezze di avere tutta la somma prima e non dare chiera informazioni al venditore?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Oggi l'agente immobiliare mi ha detto che questa è la prassi normale, vi chiedo è così?

Assolutamente no.
Non è la prassi proprio per niente, perchè nel preliminare avreste dovuto inserire sia il discorso del mutuo, sia la necessità di vendere il suo appartamento.

Adesso, secondo me, dovreste fare un incontro, magari dal notaio, e discutere le varie possibilità:
1) attendere la data del rogito e, se il vostro acquirente non ha venduto, dichiararlo inadempiente e trattenervi la caparra;
2) trovare l'accordo per tirarvi indietro dal preliminare, restituendogli la caparra e ricominciare la vendita (ma non è detto che troviate un altro acquirente velocemente...)
3) mantenere il compromesso, rimettere l'immobile in vendita e fare visite e vedere quello che succede, sia a lui che a voi...

Problemi in tutte le situazioni...

Secondo me, comunque, c'è della malafede, sia da parte dell'acquirente che del mediatore, perchè non credo che l'acquirente avrebbe acquistato la vostra come seconda casa, senza vendere la prima...
 

Rosa1968

Membro Storico
Io non ho capito una cosa. Ma il loro immobile era già in vendita? Ne eravate a conoscenza? Di solito in sede di preliminare si parla di queste cose delle modalità di pagamento, viene fuori che hanno in vendita un immobile per stabilire la consegna ecc ... qui sembra una trattativa che naviga a vista.
 

cherry05

Membro Junior
Privato Cittadino
Intanto grazie mille per le risposte.
La caparra è di 8000 Euro.Il fatto è che noi siamo costretti a rimanere fermi per parecchi mesi e dipendiamo dalla loro vendita, con il rischio di dover ricominciare tutto daccapo il prossimo anno.
No, il suo immobile non era già in vendita. L'ha messo in vendita subito dopo.Infatti solo dopo ci hanno riferito che la conclusione della trattativa sarebbe dipesa dalla vendita del loro appartamento; anche perchè l'acquirente, nel frattempo, è venuta a prendere in più occasioni addirittura le misure delle nostre camere per i loro mobili. Noi eravamo certi che si andasse al rogito.
Ci è stato detto che aveva ottenuto il mutuo e che pensavano di dare in affitto il loro appartamento; onestamente non ci siamo posti il problema prima o seconda casa per loro, ci siamo fidati.
 

ROSFRUM

Membro Attivo
Privato Cittadino
Assolutamente no.
Non è la prassi proprio per niente, perchè nel preliminare avreste dovuto inserire sia il discorso del mutuo, sia la necessità di vendere il suo appartamento.

Adesso, secondo me, dovreste fare un incontro, magari dal notaio, e discutere le varie possibilità:
1) attendere la data del rogito e, se il vostro acquirente non ha venduto, dichiararlo inadempiente e trattenervi la caparra;
2) trovare l'accordo per tirarvi indietro dal preliminare, restituendogli la caparra e ricominciare la vendita (ma non è detto che troviate un altro acquirente velocemente...)
3) mantenere il compromesso, rimettere l'immobile in vendita e fare visite e vedere quello che succede, sia a lui che a voi...

Problemi in tutte le situazioni...

Secondo me, comunque, c'è della malafede, sia da parte dell'acquirente che del mediatore, perchè non credo che l'acquirente avrebbe acquistato la vostra come seconda casa, senza vendere la prima...
Ottima soluzione
 

PaolCercaCasa

Membro Attivo
Privato Cittadino
Buon giorno, ho ricevuto una proposta di acquisto per la vendita del mio appartamento a 120.000 Euro che ho accettato. La proposta era subordinata alla concessione del mutuo. L'agente immobiliare ci ha dato conferma che il nostro acquirente ha avuto il mutuo, per cui in aprile abbiamo fatto il contratto preliminare. (Nel quale non si accenna di mutui né altro). Dopo il preliminare l'agente ci dice che la banca ha concesso metà somma, cioè 60.000 Euro, perchè il nostro acquirente aveva già un debito, che è stato incorporato nel mutuo. Per recuperare il resto della somma il nostro acquirente deve vendere il suo appartamento, altrimenti non può andare al rogito. Ho protestato con l'agente immobiliare, facendogli notare che avevamo diritto ad avere tutta la situazione chiara fin dall'inizio, prima di fare il preliminare, altrimenti non ci saremmo vincolate fino al 31 dicembre (ultimo termine per andare al rogito) dovendo aspettare la vendita del suo appartamento e bloccando altre visite immobiliari, con il rischio che non riescano a vendere, per cui salta tutto e il prossimo anno dobbiamo ricominciare da capo. Per non parlare del fatto che noi non possiamo feramre un altro appartamento finchè non abbiamo certezza di andare al rogito col nostro, per cui siamo in tutti i sensi bloccati. Oggi l'agente immobiliare mi ha detto che questa è la prassi normale, vi chiedo è così? Fare un contratto preliminare anche se non si hanno certezze di avere tutta la somma prima e non dare chiera informazioni al venditore?

Una domanda, l'agente immobiliare ha maturato la provvigione nel momento della firma del preliminare?
La caparra copre almeno la provvigione?
 

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