Il contributo del titolare dell'incarico è stato proprio quello di aver convinto uno (non sotto tortura) a firmare un contratto. E' un merito che non può essere nè casuale nè certamente sottovalutato in virtù di meriti d'altri.
Capisco che per te l'esclusiva abbia poca importanza (l'hai spiegato in più occasioni su precedenti post), ma rimane il fatto che, in questo caso, è stato il fattore determinante che ha permesso all'Agente B, nel suo pieno diritto, di "pupparsi soldi" che altrimenti non avrebbe potuto richiedere. Non mi sembra cosa da poco.
EHm... ci sei o ci fai?
L'incarico, nel caso, non è un contributo all'affare... è un ostacolo.
E B si è PUPPATO SOLDI ECCOME!
Perchè NON HA PRESO LA PENALE! HA preso i soldi di A!
Se avesse preso al penale A avrebbe riscosso da entrambi, B avrebbe incassato al penale dal proprietario.
Quindi CIUCCIA i soldi ad A che ha prodotto il risultato, perchè con il suo incarichino del razzo metteva i bastoni tra le ruote all'affare, seduto sulla sua poltrona mentre l'altro trovava casa e acquirente e li metteva d'accordo.
IN pratica, il contratto tra B e il proprietario lo ha pagato A, con il suo lavoro.
Certo che se bisogna spiegare anche le cose ovvie...
Allora: prendere un incarico è un merito verso se stessi, al massimo, ma non conta un RAZZO DI CANIDE per il mercato, è solo la conquista di una possibile rendita posizionale che non è certo degna di rispetto se inficia gli interessi e gli scopi dei clienti.
Di sicuro, parimenti,
chi firma gli incarichi deve anche subirne gli effetti (penale) se non vuole rispettarli.
Quindi l'esculsiva, per come la intendete voi, che oramai ritenete quasi un opera degna di contributo statale, fa molto male al mercato se vi inculca queste mentalità.
Facciamo un esempio:
io Ponz sono un fornitore di caffè e propongo ad un bar di usare la mia macchina da caffè in cambio del consumo obbligatorio del caffè di mia produzione.
Ci metto molto a convincere il Barman, ma con la mia bravura e capacità di coinvincere riesco a farlo firmare il contratto di fornitura esclusiva, e installo la mia machina da caffè, della quale prometto prodigi (ma è una macchina da caffè come le altre, del tutto simile a quella che il barman aveva), credo nel mio prodotto e so venderlo: porto a casa il contratto.
I clienti però non gradiscono il nuovo caffè, magari perchè ha un gusto un po' troppo amaro... per quello che volete voi, il caffè PONZ NON PIACE ai CLIENTI, e il BAR perde INCASSI.
Il proprietario del bar quindi incontra Pyersilvio che gli propone l'uso del suo caffè (pensa te che disonesto!!! MI scavalca!!!!), il barista oramai disperato lo prova e i clienti gradiscono, tornando a frequentare il locale.
Da quel giorno il Barista comincia a ordinare il caffè da Pyersilvio.
Siccome però il contratto legava il barista al fornitore del caffè poco gradito, quest'utimo non paga il caffè per intero al nuovo fornitore Pyersilvio, ma solo la metà... Pyersilvio accetta, per non danneggiare il Barista, di prendere mezzi soldi fino alla scadenza del contratto che il barista ha fimrato con Ponz.
Che merito ha il primo fornitore Ponz nella riuscita della attività del barista?
Detto quanto sopra, riproviamo:
In cosa avrebbe contribuito all'affare l'esclusiva, nel caso?
La domanda è precissima e chiusa.