Comunque è vero che l'elenco delle visite non è DOVUTO, che non è LEGALE, che non lo è neppure il FOGLIO DI PRESA VISIONE. Questo non significa neppure che siano strumenti ILLEGALI, semplicemente non sono OBBLIGATORI
..Più che non obbligatorie, direi invece che non sono dovute.
Se una cosa non è dovuta, rischia di essere dannosa.
Arrampicarsi sui vetri per giustificare procedure sbagliate invece pure!
Sono illegali ma sono legittimi, sono conformi alla legge, ma vietati, sono validi ma illeciti...???
Chiedo scusa ma io non capisco.
O è carne o è pesce. O è una cosa o è un'altra.
"Sguazzare a metà" nelle cose, nella professione come nella vita, va a finire che la prendi sempre in quel posto!
Infatti è ciò che ci accade cari colleghi.
Quindi sarebbe molto più utile per la professione non farle.
Posto che, ribadisco, la presa visione è una consuetudine Illegale.
Troppo "scivolosa" e "interpretabile" come prassi.
Non è un caso che molte delle controversie che accadono nei rapporti con i clienti derivano da queste errate prassi.
Molto spesso per aggiunte "farlocche" di nominativi oppure di indirizzi che si sprecano!
Sconfinando così pure in ambito penale.
Queste procedure e la consuetudine di porle in essere hanno negli anni "sminuito" e danneggiato gravemente l'attività di mediazione, sia nei confronti del cliente acquirente, che in quelle del cliente venditore.
Scommetto inoltre che molto spesso "il cliente informato", si rifiuta di firmare il Vs "foglietto" (.. e mi piacerebbe proprio vederla la vs faccia imbarazzata).
Mentre agli occhi del cliente/venditore, per via di questo "salvacondotto", l'incarico di mediazione è divenuto uno strumento inutile e pure da evitare.
Alcuni colleghi "non lottano" neanche più per ottenerlo.
Tanto c'è la presa visione...
L'incarico invece è sacro.
Quando, in fase di acquisizione, mi trovo nel soggiorno del cliente e questo inaugura il rapporto dicendo : " Non voglio dare l'esclusiva, il primo che arriva prende la provvigione, se lei lo vende per prima io le pago quanto dovuto"
Intanto per prima cosa rimango "accomodato" sul suo divano di casa fino a quando non mi "caccia" fuori di casa.
Rischiando certamente di uscire senza nulla.
Se e quando riesco a strappargli l'incarico, la soddisfazione di aver persuaso il cliente che già al telefono ti aveva anticipato di non firmare, non ha prezzo.
Diversamente si "combatterà" profuturo al telefono per conseguirlo.
"Allora Sig. Rossi...? si decide a darmi il contratto o preferisce continuare lavorando alla col primo che passa"...?
"Sig. Pyersilvio, lei mi porti il cliente..."
"Niente contratto niente cliente".
"Me lo dia per un breve periodo piuttosto, ma me lo dia.
Se partiamo col piede giusto, arriveremo meglio e più sicuri al traguardo"
Quando il cliente ha conferito il mandato, egli è un cliente di "serie A", i fronzoli e i foglietti meglio lasciarli fare agli altri.
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