Ma io non t'insulto. Ti studio con interesse, sei un titano che sorregge la volta celeste della nostra economia...potresti cambiare nick, Atlante, per esempio...
Scherzi a parte... ti stimo, come credo Ale, perchè vengo da una situazione sociale che è esattamente l'opposto della tua.
Conosco molto bene quelli come te e li rispetto, hanno la mia ammirazione. Proprio per il loro vissuto sono indubbiamente più spregiudicati, spesso hanno più successo. Hanno imparato a non aspettarsi niente dalla vita e quindi sono pronti a tutto.
Però se posso permettermi ho capito una cosa: che nel lungo periodo le cose non sono mai così come sembrano e un certo background aiuta. Quelli come te possono avere un limite, che è l'esatto opposto dei poveri disgraziati perdenti: questi mollano la presa troppo in fretta, i temerari benché abbiano grinta a volte sono talmente convinti di avere ragione che rischiano di ostinarsi sulle loro posizioni. Volano troppo in alto con delle ali di cera, come Icaro....E qualche volta finisce male. Gli errori si pagano. Il mio non è un discorso polemico: tu cadrai senz'altro sempre in piedi come i gatti, anzi te lo auguro di cuore. Oltretutto sei intelligente. Attento, però, il tallone d'achille è dietro l'angolo....l'ultimo "self made man" tronfio delle proprie convinzioni che ho conosciuto naviga in pessime acque per ostinazione...
Secondo me dovresti dimostrare un po' più flessibilità mentale... e non prendertela sempre con chi ha una visione diversa.
Ci si arricchisce a vicenda, anche su un forum. Non siamo qua per prenderci a legnate, non credo sia questo lo scopo e poi...chi di noi ha davvero la sfera di cristallo?
In effetti non hai torto...
In realtà i miei erano e sono anche delle brave persone, hanno sempre lavorato, risparmiato e fatto la loro vita...non vengo da situazioni di disagio, direi più che altro da una situazione di normalità senza ambizioni eccessive.
Sai i discorsi sul posto fisso, sul mantenersi in quella media che non da mai nell'occhio.
A loro non rinfaccio nulla, anzi...l'unica cosa che gli contesto è quella di essere sempre stati un freno a mano tirato.
Mai spronato in nulla, cresciuto con il timore di fare perché tanto non cambia nulla.
"Nulla" è probabilmente stata la parola più usata dai miei per anni quando tutti sanno che in realtà quella che è realmente la più usata è "io"...capisci già che così parti in salita, l'ambizione è vista come un difetto e non come un pregio...
Esattamente come accade alle pentole a pressione con la valvola bloccata, alla fine si scoppia.
In questi casi spesso la reazione è diametralmente opposta alla costrizione e la forza della motivazione è direttamente proporzionale alla forza dell'oppressione.
Si passa dunque dal non poter far nulla al voler far troppo.
È che quando inizi le difficoltà sono tante e sai di non poter contare su chi spera solo di potetti dire "te l'avevo detto".
Si lavora il più possibile e diviene ossessione e anche quando con un po' di fortuna le cose vanno, gli anni passano e i risultati sono anche meglio delle aspettative più rosee, quella rabbia ti resta sempre e quella cattiveria non ti lascia più.
Mi spiace di aver reagito così duramente e mi scuso con Ale.
È che quando ho aperto la mia prima attività ero veramente giovane e mio padre quando ho trovato il coraggio di dirglielo mi ha detto: " i sogni muoiono sempre presto" e per un paio di mesi non mi ha più parlato, così come non mi ha parlato quando ho comprato la mia prima casa, quando l'ho rifatta, quando ho chiamato un giardiniere per sistemare il parco, quando ne ho comprate altre, quando, quando, quando...
Praticamente tutte le volte che sono salito di un gradino...e lui no...
Forse anche lui aveva dei sogni...
Resta il fatto che quando qualcuno mi dice che non ce la posso fare, che questo o quell'altro non va, non si fa, non si può...me lo rivedo in piedi che mi guarda e scuote la testa come quando avevo vent'anni ed io so che non potrò contare su un'aiuto, su un consiglio, su nulla.
Ogni volta che decidi di fare ugualmente però è come lanciarsi senza paracadute di emergenza, un credente pregherebbe, a me non resta che fare bene tutti i conti e valutare le ipotesi, gli eventuali problemi e le possibili soluzioni, poi chiudere gli occhi e via.
Ale si è solo trovato nella condizione di dire sempre le stesse cose che ho sentito troppe volte ma non era con lui che ce l'avevo.
Mi dispiace.
A Mil devo dire che con questi presupposti a cadere sempre in piedi ci si abitua.
Oggi però le cose sono differenti dall'inizio, non rischio più quando faccio una qualsiasi operazione è perchè ho la copertura economica senza dover ricorrere alle banche.
Quando compro quasi mai faccio finanziamenti o mutui quando lo faccio è perché preferisco non usare del denaro che magari rende di più ma che posso utilizzare x chiuderli quando voglio.
Per il resto che dirti.
Nel futur non v'écertezza ma il passato mi ha abituato a lavorare e a trovare le mie soluzioni.
Mi preoccupa di più chi questa abitudine non l'ha mai dovuta avere perché temo che andando avanti così, potrebbe servire...
Grazie comunque del post disteso e sereno.