L'atto di vendita o rogito notarile è annullabile se ci sono vizi, in questo caso non credo ci siano vizi ... La vendita è avvenuta innanzi al notaio, il quale ha ricevuto la dichiarazione di soddisfazione al pagamento antecedente del venditore e tutto è apposto... la sola nota stonata è la dichiarazione verbale ... resa a Marco... del padre che dice di aver firmato un rogito di vendita credendo che fosse di donazione, ma a parer mio è molto labile, ripeto, come fatto da riportare... dovrebbe dimostrare di non aver compreso la ratio della vendita, di essere stato raggirato dala sorella e dal Notaio e rimangiarsi infine le dichiarazioni rese.
Scusa Fabrizio ma:
"Actus simulatus nullius est momenti."
Un atto simulato non ha alcun valore.
"I terzi possono far valere la simulazione in confronto delle parti, quando essa pregiudica i loro diritti" V. 1414- 15-16-17 ..
Il contratto simulato non produce effetti tra le parti (art. 1414, comma 1, c.c.), che sono invece vincolate - se la simulazione è relativa - dal contratto che hanno inteso effettivamente concludere, purché ne sussistano i requisiti di sostanza e di forma (art. 1414, comma 2, c.c.).
E cioè la donazione.
Semmai potrebbe esserci un problema di termini di prescrizione da veder con un legale, in quanto si tratta di simulazione relativa (solo alla forma del negozio concluso)
Il problema qui, al di la delle ns disquisizioni, interessanti in quanto l'argomento è interessante, è la risposta a marcopiva:
Stai tranquillo! Non fare più niente.
Anche perchè se papà si "adira" un po' con i figli magari la disponibile la lascia ad una Onlus.
Interessante quesito, bellissimo forum.