AkatsukiEstates

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Agente Immobiliare
Amati colleghi, ho bisogno della vostra esperienza, lungimiranza e conoscenza per capire come "muovermi" in una situazione delicata.

Sono venuto a conoscenza in data odierna che un mio cliente nel 11/2022 ha comprato un'immobile che avevo in pubblicità e fece pure una proposta d'acquisto che il proprietario rifiutò perchè decise di non vendere più. Oggi ricercando nuovi immobili da acquisire ho visto che il suddetto immobile è nuovamente in vendita allora prima di ricontattare il proprietario ho richiesto una visura catastale e ho scoperto che esattamente 1 mese dopo aver rifiutato la proposta del mio cliente il proprietario e l'acquirente si sono messi d'accordo privatamente e hanno concluso l'affare.
Io ho ancora proposta d'acquisto e foglio visita firmati in originale quindi la mia domanda è:
A distanza di 1 anno, 11 mesi e 20 giorni c'è qualcosa che posso fare per rimediare seppur in parte alla mia mancata compensazione?
Ovviamente dopo questa esperienza terrò sempre monitorati gli immobili gestiti da me in precedenza senza aspettare 2 anni.
Non voglio passare per il furfante che vuole il suo gruzzoletto a qualsiasi costo ma semplicemente capire se posso rimediare al tempo, denaro e energie investite sul suddetto immobile.
Ogni consiglio troverà la porta aperta.
Grazie a tutti in anticipo <3
 

STUDIO DUCHEMINO

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Professionista
Anch’io riconosco che tirare in ballo l’etica è stato un termine eccessivo: nella fattispecie non mi sono piaciute nè le “furberie” dei due contraenti, ne le furbizie per evitare opposizioni. Sorry
Le "furbizie" per evitare le opposizioni sono i "trucchi del mestiere" che in ogni professione si usano in modo del tutto lecito, in quanto il sistema li consente e soprattutto sono finalizzati a tutelare un interesse meritevole.
In questo caso, mettere sullo stesso piano il comportamento di chi, furbescamente, cerca di non pagare l'agente immobiliare dopo averne sfruttato il servizio e quello dell'avvocato che si arrovella per salvare il salvabile e garantire ad un cliente di essere giustamente ricompensato del lavoro svolto è un'operazione contro l'etica. Questa sì, sicuramente.
 

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