Forse no mi sono spiegato bene ... o forse qualcuno non si é mai trovato a gestire una analoga situazione...
Non si tratta di danneggiare nessuno : il presupposto del mio intervento risiede nell adempiere correttamente ad un incarico conferito in esclusiva al corretto prezzo di mercato (per chi é in grado di stimarlo ,altrimenti come indica lo stess Codice deontologico FIMAA ,é meglio che ...desista).
Cosa che , di questi tempi indica un ben stretto margine"migliorativo" tra la ragionevole offerta raccolta (altrimenti non si raccoglie...a meno che non si sia dei pagliacci e non dei consulenti immobiliari come mi sembra si voglia apparire) ed il ragionevole ,probabile giusto prezzo convenuto con il venditore.
Se invece si assumono incarichi ove il prezzo "lo deve fare l'acquirente" per l'agente immobiliare incapace di stimare allora certo che la "forbice" si allarga e ,lì ,ci sta tutto... Diversamente si tratta di gestire differenze sensibili pari ,più o meno ,all'ammontare della provvigione o pco più
Non capisco questo atteggiamento da " bravi scolaretti"garanti di tutto e del niente (quando la situazione lo esige) . O peggio quello" schopenaueriano " del parcheggio .Fare delle scelte e prendere delle posizioni é anche una delle responsabilità che l'Ag.Imm.re si assume proprio nell'interese delle parti valutando ogni caso ed ogni cosa (attendibilità del cliente. garanzie che può offrire ,pagamenti et cetera et cetera)
Inoltre penso di aver risposto al richiedente ,consigliandolo, fra le righe , la prossima volta di farsi avanti senza esitazione ,se l'acquisto lo convince e lo interessa : troppi sono ancor oggi i compratori dalla filosofia del "tanto calerà o capiterà di meglio...". Ma , sia dopo il 1979-80 che nel 1990 ed anche con l'introduzione dell'euro queste convinzioni sono state spazzate via dal rialzo !
E allora ,forse é l'ora di muoversi ...non trovate ?