Di strano c'é:
- che ci vai tu a convincere il proprietario che in cambio dell'esclusiva io ti propongo di spendere altri soldi?
Il discorso di migliorare l'immobile per predisporlo alla vendita, a mio parere, per essere credibile, non deve essere collegato a scambi di esclusive, non può reggere, saremmo tacciati sempre di essere interessati e quindi non credibili.
Carmendesign perché non vai tu a scovare proprietari e li convinci del tuo operato?
Saresti utilissima, io ho perso qualche cliente solo per avergli detto di far pulire il bagno prima di farlo visitare!
L'agente può sostenere le spese per l'home staging, e chiedere in cambio un contratto in esclusiva. E l'esclusiva mi sembra una scelta logica se a pagare è l'agenzia, che non può certo sostenere spese per poi lasciare che sia qualcun altro a chiudere l'affare. E infatti è questo il modo in cui sta già lavorando un'agenzia, per altro molto affermata, qui a Firenze.
Io ho già lavorato con privati, sia per affitti che vendite, e con ottimi risultati. Con agenzie ho lavorato una sola volta, per un affitto, e con le nuove fotografie c'è stata un'impennata di richieste di visite (l'appartamento era sfitto da circa un mese) e l'appartamento è stato affittato al prezzo richiesto in una settimana, ma ciò nonostante quello è rimasto l'unico lavoro fatto per un'agenzia.
Aggiunto dopo 4 minuti :
E' vero , facendo certe richieste, c'è sempre il rischio di urtare la suscettibilità del cliente . .col rischio di perderlo.
Certo, il rapporto col cliente è molto delicato, e con alcuni sicuramente questi discorsi non sono neppure proponibili. Ma con molti si può fare.
Copincollo qui sotto quello che ho postato sul blog al riguardo:
Anche se ha deciso di rivolgersi all'home stager per vendere casa rapidamente, il proprietario riesce difficilmente a considerarla come un prodotto, per ragioni affettive e culturali, ma anche in parte pratiche, dato che di solito continua a viverci finché non viene venduta. Quasi sempre c'è un legame emotivo molto forte, che impedisce di vederla con sufficiente distacco e obiettività. Critiche alla propria casa sono avvertite quasi come rivolte alla propria persona. Quindi è bene, per un home stager, trovare sempre qualcosa di positivo da sottolineare (un bel mobile, una buona esposizione, ecc.) appena si vede la casa, e dare subito spiegazioni che evitino tensioni e malumori, contribuendo invece a creare un clima cordiale e rilassato.
Innanzitutto bisogna chiarire immediatamente che verranno proposti dei cambiamenti solo perché la casa deve essere preparata per la vendita. Non si mette assolutamente in discussione il modo in cui gli ambienti sono stati sistemati. Si cerca solo di far sì che il maggior numero possibile di visitatori, con esigenze e gusti diversi, possa immaginare quella come la sua futura abitazione. Per lo stesso motivo si cerca di "spersonalizzare" gli ambienti. Un potenziale acquirente non ha alcun interesse a conoscere la personalità del proprietario, vuole invece capire se quegli spazi potranno e esprimere la sua personalità e adattarsi alle sue esigenze.
E' importante anche precisare che la casa sarà analizzata con occhio critico e ci si sforzerà di pensare a tutte le questioni che un visitatore diffidente (come è normale che sia un potenziale acquirente) potrebbe sollevare, in modo da capire subito come affrontarle.
Bisogna aiutare i proprietari a vedere la propria casa, per quanto possibile, come farebbe un estraneo. Li aiuterà a capire le ragioni dell'home stager, e così saranno più disponibili e invogliati a collaborare.
Un'ultima cosa fondamentale: è necessario ascoltare i proprietari attentamente, sia per capire le loro esigenze, soprattutto se sono persone che dovranno continuare a vivere in quella casa finché non sarà venduta, sia perché potrebbero dare spunti utili o far pensare a qualcosa di importante che magari era sfuggito.