Vogliamo chiamarlo un minor guadagno?? È uguale.
Avrei preferito vendere a 100 e comprare a 70 piuttosto che vendere a 80 e acquistare a 56. Nel primo caso avrei avuto una rimanenza di 30, nel secondo caso solo di 24.
Se vogliamo essere precisi e' un ricavo.
Rimane il fatto che acquistando un prodotto di minor valore, vendendone uno di valore invece maggiore, sono pochissimi i prodotti che riescono a generare un ricavo e non una perdita.
Se invece pensiamo ad un acquisto, riferito piu' in ottica profuturo e quindi suscettibile di rivalutazione nel lungo periodo, il risultato di esercizio, puo' arrivare al paragone sopra esposto, quando si e' rilevata la circostanza, di poter vendere oggi un prodotto a 70k espresso in euro, che invece e' stato pagato ieri 12milioni di lire.
Questo ultimo raffronto, sancisce, qualora ve ne fosse la necessita', la eterna bonta' del bene casa e bene giustifica l'affetto e la simpatia che tutti i nostri connazionali manifestano per essa.
Se lo stesso raffronto lo utilizziamo su quella scala dei multiproprietari.
Pensiamo alle compagnie assicurative, che negli anni di interessi e inflazione capestro, hanno accumulato diverse case.
Ma meglio sarebbe dire patrimoni immobiliari.
Costituendo palazzi interi, edifici e gruppi di edifici, fino ad interi microquartieri, insediati nelle zone poi diventate strategiche, se non di maggior pregio, di ogni capoluogo di provincia italiana, be' il valore di rivalutazione di quegli investimenti e' quasi impossibile da calcolare.
Checche' chiunque ne dica la casa e' sempre la casa.