Graf

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Se vendi a Roma e acquisti in un comune limitrofo la differenza che ti rimane in tasca è sostanziale...
Ma poi te la vedi con il traffico se hai i tuoi interessi a Roma...
 

Lunaesole

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Considerando come va l'Italia... ripensa a quella notte in cui lo Stato ha prelevato gli "spicetti" dai conticini degli italiani...
Sotto certi punti di vista forse è bene non elemosinare troppo nell'acquisto casa visto che lo stato a quanto pare... non APPREZZA i RISPARMIATORI.

Quindi fossi in te non direi troppo in giro che hai qualche spicciolo nel conto.
Scusami, ma è normale che quando si venda qualsiasi proprietà immobiliare entrino dei soldi. Ora o uno se li va a giocare al Casino o compri come tanti una casa dove andare a vivere. Di conseguenza ci sono due possibilità o devi mettere la differenza per comprare, oppure riesci ad avere qualche soldino in tasca. Che possono anche essere 2000 euro.
 

ludovica83

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Scusami, ma è normale che quando si venda qualsiasi proprietà immobiliare entrino dei soldi. Ora o uno se li va a giocare al Casino o compri come tanti una casa dove andare a vivere. Di conseguenza ci sono due possibilità o devi mettere la differenza per comprare, oppure riesci ad avere qualche soldino in tasca. Che possono anche essere 2000 euro.
Sempre di risparmio si tratta. Che sia derivato da una vendita, da quello che non spendi del tuo stipendio etc etc è sempre Risparmio.
E il risparmio assolutamente è un ottimo concetto.
Ora senza pensare a patrimoniali future e altri prelievi sui conti correnti... hai visto cosa è accaduto ad esempio a Banca Etruria? Ecco.
Tieni presente che se lo stato fallisce... la casa c'è... il risparmio bisogna fare queste domande alle Grecia.

Questo per spiegarti che non ESISTONO CERTEZZE.
Nella vita ti devi porre degli obiettivi concreti che escludano per quanto possibile l'indebitamento, successivamente che portino al risparmio.
Il prelievo forzoso è già stato fatto in passato. Nessuno ti può dare certezze che questo non avvenga e che la settimana dopo che hai i tuoi soldini della vendita, prima che riacquisti qualcuno si prenda una fettina...

Quindi:
a) scegli la casa che corrisponde alla tue necessità a medio e lungo termine
b) non fare debiti se ne hai la possibilità - perché questo è il miglior risparmio
c) risparmia il giusto senza accanirti sul Se e Ma.

Concludo dicendo: VIVI perché qualunque scelta farai potrai sempre dire potevo fare meglio. Non sbaglia MAI solo, chi non fa nulla nella propria vita.
 

Lunaesole

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Sempre di risparmio si tratta. Che sia derivato da una vendita, da quello che non spendi del tuo stipendio etc etc è sempre Risparmio.
E il risparmio assolutamente è un ottimo concetto.
Ora senza pensare a patrimoniali future e altri prelievi sui conti correnti... hai visto cosa è accaduto ad esempio a Banca Etruria? Ecco.
Tieni presente che se lo stato fallisce... la casa c'è... il risparmio bisogna fare queste domande alle Grecia.

Questo per spiegarti che non ESISTONO CERTEZZE.
Nella vita ti devi porre degli obiettivi concreti che escludano per quanto possibile l'indebitamento, successivamente che portino al risparmio.
Il prelievo forzoso è già stato fatto in passato. Nessuno ti può dare certezze che questo non avvenga e che la settimana dopo che hai i tuoi soldini della vendita, prima che riacquisti qualcuno si prenda una fettina...

Quindi:
a) scegli la casa che corrisponde alla tue necessità a medio e lungo termine
b) non fare debiti se ne hai la possibilità - perché questo è il miglior risparmio
c) risparmia il giusto senza accanirti sul Se e Ma.

Concludo dicendo: VIVI perché qualunque scelta farai potrai sempre dire potevo fare meglio. Non sbaglia MAI solo, chi non fa nulla nella propria vita.
Scusami, permettimi una considerazione. Se l'economia va male, non c'è immobile che tenga.. Se l'Italia fallisse non ci sarebbero settori non colpiti... Si innescherebbero una serie di reazioni a catena tali da far crollare qualsiasi settore...
 

Graf

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Facendo appello alla mia memoria, vi racconto un fatto vero che appartiene alla storia della mia famiglia e che, in questa discussione, potrebbe starci bene come il cacio sui maccheroni.

Un mio parente, da tempo passato a miglior vita, tornato in Abruzzo dagli Stati Uniti nella metà degli '30 dell'altro secolo, aveva messo da parte una certa somma in dollari che, al cambio favorevolissimo, lievitarono in oltre 120.000 lire. Lire degli anni '30 per capirci. Praticamente era diventato un benestante in rapporto alle condizioni di vita e ai pochi quattrini che circolavano allora in Italia. Tornato a vivere in campagna ancora giovane e in buona salute, aveva avuto l'immediata e concreta occasione di acquistare, con quella somma, un'azienda agricola di 18 ettari di ottima terra fertile nera e grassa, completa di ampia e solida masseria, con la stalla con il bestiame, capanno per e con gli attrezzi agricoli e pozzo artesiano per l’irrigazione. Quella tipologia di compravendita di azienda agricola si chiamava allora "a cancello chiuso". In quell’epoca, con una azienda agricola di quelle dimensioni, con quel numero di ettari e nel contesto sociale ed economico del “Sud Italia”, si diventava subito “signore” e “possidente”. Si veniva ossequiati e rispettati. E la gente, al nome di battesimo, cominciava spontaneamente a far precedere l’appellativo “Don”.
Ebbene, dopo una breve di riflessione, quel mio parente decise di rinunciare a quel vantaggioso acquisto con questa precisa motivazione: se metto i soldi in banca, grazie agli interessi riesco a vivere bene alla stessa maniera e senza avere i pensieri e i grattacapi quotidiani di dover mandare avanti la complessa gestione di un’ azienda agricola.

E si regolò in quel modo.

Purtroppo, qualche anno dopo, si scatenò la seconda guerra mondiale e questa, insieme a lutti e distruzioni, portò con sé una svalutazione tremenda. Risultato: nel 1945 con la stessa somma di dieci anni prima, gelosamente custodita in banca, quel parente poteva comprarci solo tre pecore e un paio di agnelli.

Lezioncina: mai "convertire" tutta la propria ricchezza in biglietti di banca; in certe condizioni estreme (che possono sempre succedere) i biglietti di banca si “convertiranno” in semplice carta straccia.
Gli insegnamenti che scaturiscono da questo fatto di vita vissuta sicuramente non li ho dimenticati.
 
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ludovica83

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Scusami, permettimi una considerazione. Se l'economia va male, non c'è immobile che tenga.. Se l'Italia fallisse non ci sarebbero settori non colpiti... Si innescherebbero una serie di reazioni a catena tali da far crollare qualsiasi settore...
1) tu consideri l'immobile per il valore non per la funzione: ti da un tetto. Il conto in banca se è vuoto non ti ripara dalle intemperie.
2) quando un'economia regredisce e la moneta diventa carta straccia, tutto ciò che è materiale diventa moneta di scambio.

Questi sono i principali motivi per cui si dice che dal punto di vista patrimoniale è sempre bene differenziare: hai la casa, hai i risparmi. Differenzi li investimenti sui risparmi con vari profili di rischio.
Ma la lancetta della bilancia deve essere equilibrata.
 

Lunaesole

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ah ma allora i tuoi discorsi sono così per dire...
Scusa e ti preoccupi di lucidare oggi le maniglie? :shock:
Ma infatti io sono dell'idea di vendere. Mi fa desistere la possibilità di una risalita dei prezzi a breve, tutto qui. E molte persone, consapevoli di questi timidi risvegli, stanno aspettando tempi migliori.
 

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