alla peggio io preferisco un pessimo accordo ad un'ottima causa
Concordo pienamente.
Tuttavia a volte trovi il cliente così scorretto ma così scorretto, che pure se tutti i punti che hai elencato, dall' 1 al 5 sussistono, provano comunque a fare il "salto della quaglia".
Mi è capitato recentemente, di una coppietta, interessata all'acquisto di una "bottega" trasformabile in loft.
L'anziano proprietario, un tappezziere, in buona fede lasciò loro il suo numero di telefono, per alcune pezze di tessuto.
La bottega fu vista e rivista, furono effettuati in studio i classici appuntamenti di "avvicinamento" all'acquisto e poi...
Scomparsi.
Nelle settimane successive il tappezziere si recò da me dicendomi di essere stato contattato dalla coppietta e che questi gli avevano riferito di voler eludere l'agenzia.
Contattata la coppietta, si resero irreperibili, quindi inviammo le mail di rito.
Un bel giorno il tapezziere si reca nel nostro studio e ci riferisce cha da lì a pochi giorni la coppietta si sarebbe recata da lui per concludere.
Nonostante diverse furono le mie "pressioni" per evitare di "rimanere fuori" nei confronti del venditore questi placidamente mi rispose:
"Senti... Io devo vendere e lo sai, io sono una persona corretta e quello che ti spetta te lo riconosco, se no chiaramente oggi non ero qua.
Di quello che fanno loro, che vogliono pagare, che pagheranno o che andrete in tribunale non è una questione che mi riguarda.
Io ho detto loro tutto quanto ma a questi non gliene frega niente".
La "posizione" del tappezziere a questo punto è corretta.
Per concludere la storiella, alla fine la coppietta non proseguì nelle trattative.
Però questo è.
Intanto attendiamo la proposta che dovrebbe arrivare per la fine di questa settimana di un'altro acquirente.
Portatemi fortuna.