Quoto tutti i professionisti di ogni categoria che svolgono il loro lavoro con passione...
Non per fare falsi moralismi, ma se la situazione è così ...di crisi si parla tanto perchè c'è.
"L'etimologia di crisi deriva senza dubbio dal verbo greco krino = separare, cernere, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare. Nell'uso comune ha assunto un'accezione negativa in quanto vuole significare un peggioramento di una situazione. Se invece riflettiamo sull'etimologia della parola crisi, possiamo coglierne anche una sfumatura positiva, in quanto un momento di crisi cioè di riflessione, di valutazione, di discernimento, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo".
Dovremmo renderci conto che siamo tutti sulla stessa barca, ciò che abbiamo ereditato succede che non è quello che vorremmo ma ce la dobbiamo giocare (non a sassate tra professionisti di diversa categoria, ma collaborativamente) cercando in ogni caso di fare il meglio che si può ognuno per specifica competenza.
Il privato ha sempre maggior necessità di risposte risoluzioni e competenze ed è per questo che si rivolge al professionista.
Parlando di etica nel lavoro credo che non si limiti a quella delle specifiche competenze ma si nutra del tentativo di dare il meglio che si può.
Il lavoro se consumato con passione non dà in genere sentimenti frustranti ma è gratificante di per se.
Fare il professionista significa essere a disposizione del cliente e fare un passo in dietro quando la competenza non è più sufficiente ed è necessario l'intervento di un altra figura.
Purtroppo a volte si resta feriti anche per incomprensioni e cattive abitudini, di solito è per disonestà che non si può proseguire per una strada, ma se difronte ad bivio siamo pronti a passare il testimone potrebbe esserci una soluzione che RiScatta anche l'azione che sembrava sbagliata.
Le strade a senso unico non sono mai a fondo cieco e proseguire fino in fondo se pur tappandosi in naso portano ad altre vie e prospettive.
Non per fare falsi moralismi, ma se la situazione è così ...di crisi si parla tanto perchè c'è.
"L'etimologia di crisi deriva senza dubbio dal verbo greco krino = separare, cernere, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare. Nell'uso comune ha assunto un'accezione negativa in quanto vuole significare un peggioramento di una situazione. Se invece riflettiamo sull'etimologia della parola crisi, possiamo coglierne anche una sfumatura positiva, in quanto un momento di crisi cioè di riflessione, di valutazione, di discernimento, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo".
Dovremmo renderci conto che siamo tutti sulla stessa barca, ciò che abbiamo ereditato succede che non è quello che vorremmo ma ce la dobbiamo giocare (non a sassate tra professionisti di diversa categoria, ma collaborativamente) cercando in ogni caso di fare il meglio che si può ognuno per specifica competenza.
Il privato ha sempre maggior necessità di risposte risoluzioni e competenze ed è per questo che si rivolge al professionista.
Parlando di etica nel lavoro credo che non si limiti a quella delle specifiche competenze ma si nutra del tentativo di dare il meglio che si può.
Il lavoro se consumato con passione non dà in genere sentimenti frustranti ma è gratificante di per se.
Fare il professionista significa essere a disposizione del cliente e fare un passo in dietro quando la competenza non è più sufficiente ed è necessario l'intervento di un altra figura.
Purtroppo a volte si resta feriti anche per incomprensioni e cattive abitudini, di solito è per disonestà che non si può proseguire per una strada, ma se difronte ad bivio siamo pronti a passare il testimone potrebbe esserci una soluzione che RiScatta anche l'azione che sembrava sbagliata.
Le strade a senso unico non sono mai a fondo cieco e proseguire fino in fondo se pur tappandosi in naso portano ad altre vie e prospettive.