1). Anche perchè in Italia il lato umano di solito viene utilizzato per gestire/nascondere interessi politico/economici (vedi business delle case occupate o simili)
Condivido senz'altro l'ultima tua frase, quella che ho quotato. E comprendo la ratio delle tue considerazioni: ma le trovo deboli rispetto ad altre secondo me prevalenti. La prima delle quali, l'hai già detta tu mettendo tra parentesi come l'idea che se ne debba occupare lo Stato fa ridere (anche se c'è da piangere). Poi altre minori.
Tra cui la realtà nuda e cruda che vede le aste deserte non per la paura di liberare gli immobili (per quello basta informarsi, come ha fatto l'utente sopra, e passa subito la paura) ma poiché rispecchianti l'andamento generale del mercato immobiliare; il costo della procedura di liberazione, che a immobile assegnato viene prelevato dal prezzo versato mentre anticipando i tempi andrebbero anticipati anche i costi.
Dulcis in fundo, se lo Stato davvero si occupasse dell'aspetto sociale e umano (leggi: mettesse case a disposizione gratuitamente, o quasi), quel costo ricadrebbe comunque sulla collettività: ché le case costano! E, quando costruisce lo Stato, costano anche molto, molto di più (per ovvi motivi che non credo di dover specificare). Dunque il discorso dei costi sociali collaterali risulta insussistente