Hai letto a pagina 19 la parte dell'IVA agevolata al 10%?Prima di tutto grazie a tutti, siete gentili!!!
Bene quindi se non ho capito male posso fare tutti i lavori all'interno, che non comportano modifiche alla planimetria, senza bisogno di alcuna autorizzazione. Nel caso della realizzazione del bagno modificando il balcone devo incondizionatamente rivolgermi ad un geometra che porterà lui avanti la pratica e nel caso otterrà i permessi per realizzare il tutto (il costo di tutta la faccenda burocratica qualcuno me lo saprebbe, chiaramente occhio e croce, indicare?) ed infine apporterebbe la modifica in progetto.
Per la tinteggiatura della facciata, si potrebbe fare senza autorizzazioni ma è sempre meglio chiedere prima in comune ed eventualmente ad un professionista.
Bè se fin qui ho capito tutto mi avete dato un sacco di buone notizie, grazie .
Per quanto riguarda lo sgravio fiscale, gentilissima Ludovica83, ti ringrazio del link preziosissimo. Il discorso è che facendo io i lavori, limitando la spesa al solo acquisto dei materiali e allo smaltimento in discarica autorizzata delle macerie, il risparmio è tale che il gioco non vale la candela, anche perchè così il denaro mi resta in tasca, nel caso contrario prima lo spendo e poi mi viene rimborsato tramite detrazione fiscale...stando ai miei conti preferirei chiedere lo sgravio una volta passato alla sostituzione (come infatti mi hai fatto notare tu) degli infissi, o all'installazione dei pannelli solari per acqua sanitaria, o di una bella idro a pellet, prodotti che chiaramente no posso fare da solo .
Altra cosa scoperta proprio oggi . Il tetto è in pannelli di eternit che servono per far defluire l'acqua piovana con debita pendenza, ma sotto c'è il solaio in c.a. Sarebbe possibile, smaltito l'eternit, piastrellare il solaio e creare quindi una bella copertura a terrazza o si andrebbe a creare una zona vivibile non presente in progetto?
(come avrete capito mi piace ottenere il massimo dalle cose ).
Se i lavori edilizi vengono effettuati su edifici in cui la funzione abitativa è quella principale, l’IVA agevolata al 10% si applica nei seguenti casi:
- l’acquisto di materiali (piastrelle, pitture, laterizi, ecc.) per interventi di recupero edilizio, purché la posa in opera sia effettuata dal rivenditore;
- l’acquisto di beni finiti (sanitari, caldaie, termosifoni, ecc.) per lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, purché la posa in opera sia effettuata dal rivenditore;
- l’acquisto di beni finiti per lavori di ristrutturazione edilizia, ristrutturazione urbanistica, restauro e risanamento conservativo, anche senza posa in opera da parte del rivenditore;
- le prestazioni di servizi eseguiti sulla base di contratti di appalto per interventi di recupero edilizio di qualsiasi tipologia.
L’aliquota IVA ordinaria al 21%, invece, si applica sempre per il pagamento degli onorari dei professionisti eventualmente coinvolti nei lavori (direttore lavori, il tecnico che redige un Attestato di certificazione energetica, il coordinatore per la sicurezza e qualsiasi altro professionista che presta la propria opera intellettuale a favore del committente).
Gli altri casi in cui si applica l’IVA al 21% sono l’acquisto di materiali e beni diversi dai beni finiti quando non c’è posa in opera da parte del rivenditore e l’acquisto di beni finiti per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche in questo caso quando l’acquisto è diretto da parte del committente presso il negozio o il deposito di materiali edili.
fonte: http://blog.quotidiano.net/gandolfi/2013/05/10/IVA-agevolata-per-le-ristrutturazioni-edilizie/