Valencia

Nuovo Iscritto
l venditore, che in questo modo gioca alla pari con l'acquirente, potrà respingere la proposta in essere, facendola decadere e visionare l'altra, rischiando come l'acquirente di perdere l'affare (non è sempre la cifra a fare una proposta migliore di un altra) ma pretendere di essere in una posizione di vantaggio con due alternative, mentre le controparti ne hanno una sola, non è equilibrato. Se pretendete questo tipo di servizio, rivoletevi a mandatari.

nn sono d'accordo sulla tua ultima frase. Il venditore ha un unico appartamento da vendere, l'acquirente puo' avere diverse preferenze. Alcune volte gli acquirenti (e qst'ultimo anno insegna) giocano molto al ribasso e i venditori devono accontentarsi pur di vendere, se poi accade quello che leggo (cioe' che finche' nn e' rifiutata una proposta nn si puo' averne un'altra), scusa, ma mi sembra che il venditore sia altamente penalizzato.
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
nn sono d'accordo sulla tua ultima frase. Il venditore ha un unico appartamento da vendere, l'acquirente puo' avere diverse preferenze. Alcune volte gli acquirenti (e qst'ultimo anno insegna) giocano molto al ribasso e i venditori devono accontentarsi pur di vendere, se poi accade quello che leggo (cioe' che finche' nn e' rifiutata una proposta nn si puo' averne un'altra), scusa, ma mi sembra che il venditore sia altamente penalizzato.

La casa non è un paio di scarpe, l'acquirente non fa le proposte al ribasso pensando che se non compra quella ne ha subito un altra. Trovare la casa giusta spesso è un processo che dura mesi, se non anni, quando la trova cerca di comprarla (vedi post iniziale di questo 3d), quando non ci riesce rimane sempre un po' traumatizzato. Il resto delle tue frasi è discutibile, specie riguardo al momento storico, il venditore non deve affatto accontentarsi, può anche rifiutare e vedere la prossima (visto che se c'è il mediatore glielo anticipa). Il rischio è alla pari. Chiaramente tu adesso sei nella fase di "venditore" e la pensi così, domani.... ;) ma mentre per te è comprensibile il ragionamento, non lo sarebbe altrettanto per qualcuno che dice di mediare tra le parti.
 

soreli

Membro Ordinario
Ho seguito con molto interesse tutti gli interventi che sono seguiti alla mia richiesta di aiuto circa la PdA che mi è stata rifiutata. Come ho scritto nel mio primo messaggio, quando mi sono recata in agenzia il martedì mattina, l'agente mi ha detto che lunedì sera aveva avuto una proposta e che di conseguenza non poteva accettare la mia. Voglio ancora una volta precisare che già al primo contatto con l'AI avevo detto chiaramente che non ero a conoscenza delle regole e quindi ho chiesto di informarmi su tutte le operazioni necessarie per la conclusione dell'acquisto; l'ho pregato di essere chiaro e, dopo la prima visita, non sono di certo sparita,ma ci siamo sentiti telefonicamente e anche di persona. Quando ho chiesto di fare la mia proposta non era certo verbale, come magari può aver pensato Donatella 75, ma scritta e con assegno ma, come detto, non è stata accettata.
Detto questo ora purtroppo è emerso che: NON ESISTEVA ALCUNA P.d.A. SCRITTA da parte di altri acquirenti che in realtà l'hanno presentata il mercoledì (quindi il giorno successivo alla non accettazione della mia).
Magari potete pensare che potevo non apparire sicura finanziariamente ma questo non era di certo il problema in quanto le condizioni che proponevo presupponevano che non c'era neppure bisogno del mutuo.
Io non ho alcun modo di dimostrare che martedì volevo eseguire la mia proposta proprio perchè non mi è stato concesso di farlo dall'agente ed è evidente che a questo punto penso che forse non era del tutto sbagliato quanto sostenuto da Smoker (10/6 ore 9.54).
Io non ho ancor capito se per gli AI c'è il dovere deontologico di comunicare alle parti in modo equidistante le condizioni che si stanno creando attorno alla vendita di immobile.
Sappiate che io non mi sono permessa di rivolgermi al proprietario (e mi sarebbe stato possibile farlo) perchè ho estremo rispetto per il lavoro di tutti e, lavorando anch'io a provvigione, so quanto è dura e quanto sia necessario essere corretti (tutti!!).
Certo non è una disgrazia questa, verrà sicuramente fuori un'altra opportunità, ma è una cosa che mi ha lasciata molto amareggiata e certamente con molti dubbi. Grazie ancora per i vostri interventi e buona giornata.
 

Valencia

Nuovo Iscritto
Chiaramente tu adesso sei nella fase di "venditore" domani.... ma mentre per te è comprensibile il ragionamento, non lo sarebbe altrettanto per qualcuno che dice di mediare tra le parti.

Veramente sono stata nelle parti di entrambi.In meno di 10 anni ho comprato e venduto 3 case... e ti assicuro che il compratore che desidera la casa ardentemente OFFRE la cifra che chiede il venditore, altrimenti potrebbe ricevere un rifiuto. Il momento in cui ho visto la casa che volevo e che sentivo cucita sulla mia pelle (quella che ho appena comprato) ho offerto il p richiesto!! Potrai dirmi: e se uno vuole la casa e nn ha tutti i soldi richiesti? Be' in qsto caso uno dei 2 deve rinunciare a qualcosa e assumersi il rischio.. ma giocando a carte scoperte e cioe' avendo tutti gli elementi per decidere e. ribadisco, se il venditore nn conosce tutte le offerte ha carenza di informazioni...
 

donatella 75

Membro Attivo
Agente Immobiliare
io credo che tra venditore e agente si debba instaurare un rapporto di reciproca fiducia... questo almeno, è quello che cerco sempre di fare... ed io come agente faccio sempre in modo che le parti siano soddisfatte e mi facciano pubblicità! quindi non ho mai cercato di fare perdere dei soldi al venditore... anche perchè potrebbe venirlo a sapere e mi farei una pessima figura! ma se gli porto una proposta è perchè la ritengo valida! quindi non parliamo mai di grandi differenze con altre verbali! e se si fidano ... seguono anche i tuoi consigli. E penso di non essere l'unica!!!:D
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
o non ho ancor capito se per gli AI c'è il dovere deontologico di comunicare alle parti in modo equidistante le condizioni che si stanno creando attorno alla vendita di immobile.

Se tu presenti un'offerta scritta, l'AI è obbligato a presentarla. L’art. 1759 C.C. stabilisce al primo comma che il mediatore ha l’obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso. Già questo, a mio parere, dovrebbe bastare per chiudere la discussione.

La casa non è un paio di scarpe, l'acquirente non fa le proposte al ribasso pensando che se non compra quella ne ha subito un altra.

Che non sia un paio di scarpe, è evidente. Tutto il resto sono solo tue supposizioni. Personalmente ho sempre fatto proposte ribassate, anche di molto, in alcuni casi. Qui tu dirai che io non faccio testo perché sono un "professionista" delle compravendite. Bene, negli ultimi due anni ricevo costantemente proposte ribassate, quando vendo, anche di molto. Se questa non è la regola degli ultimi anni (proposte sempre più basse della richiesta, a volte, o spesso, anche oltre il 10%), chiedo a qualche AI di smentirmi.

Non sarebbe un mediatore, almeno nei confronti dell'acquirente. D'altronde, se esiste un altro pretendente, il venditore e l'acquirente che trattano lo faranno sapendolo, se invece tu porti entrambe le proposte al venditore, di sicuro non lavori per gli acquirenti.

Il mediatore deve solo essere imparziale, non fare gli interessi di uno e dell'altro. Ha l'obbligo di presentare le proposte scritte. Se per un immobile ci saranno più richieste, il mediatore deve informare il venditore. Se ci sono proposte scritte, con tanto di assegno, le deve obbligatoriamente presentare. Ma scherziamo.

Stiamo ragionando sul caso in cui un immobile fa gola a più acquirenti, un caso non proprio "diffusissimo" di questi tempi. Ma dove è scritto che è corretto che un acquirente non deve avere alcuna concorrenza? E allora, se non ci fosse esclusiva, il proprietario non avrebbe forse la possibilità di scegliere fra più proposte pervenute da diversi AI? Dirò di più. Se io acquirente presento una proposta, e l'AI non l'accetta, in primis lo denuncio, in secondo luogo provvedo direttamente io a presentarla al proprietario.

Pensoperme, credo tu abbia un'idea diversa di cosa sia la mediazione. Essere sopra le parti, non significa guidare la trattativa a proprio piacimento. Escludere a priori altre offerte vuol dire guidare una trattativa. Tra le altre cose, anche a proprio (dell'Ai) danno. Così si altera alla grande il concetto di libero mercato, basato su domanda e offerta. Il mediatore deve solo mettere insieme, fare un "matching", tra domanda e offerta. Se l'offerta è molto alta, il vantaggio è di chi compra (come in questo momento). Se invece c'è più domanda, ovviamente se ne avvantaggerà il proprietario. Ma il mediatore non può alterare questo meccanismo dando delle priorità temporanee.

E' il mercato, bellezza.

La realtà è ben diversa, ovviamente, e spesso peggiore da un punto di vista etico. Non per altro mi ero meravigliato all'inizio. Molti AI (non tutti ovviamente) spesso decidono all'insaputa del proprietario, nel caso di più proposte, e l'asta la fanno direttamente loro. Questo sì che è un fatto grave.

Mi chiedevi cosa succederebbe se, con due offerte di 80 e 90, il proprietario chiedesse 95. Bene, ti sei mai trovato in questa situazione da proprietario, recentemente? Io si. Ti assicuro che se 90 è un prezzo che può andarti bene, lo prendi alla grande! Chi ti assicura, infatti, che uno o entrambi i proponenti siano disposti ad andare a 95? Se non accetti, a tuo rischio e pericolo. Questo forum è pieno di discussioni in cui la gente ci ripensa anche dopo aver firmato, figuriamoci se si può giocare al rialzo in questo modo. Però, in qualche modo, la trattativa "uno a molti" si autoregola da sé, se fatta a "buste chiuse". Diventa iniqua se i proponenti vengono aggiornati di cosa fa l'altra parte proponente.

Ancora. Ritengo che chi cerca casa non sia affatto penalizzato. Può infatti rivolgersi a più agenzie, cercare da solo, inoltrare una proposta a proprio piacimento. Un proprietario che affida la vendita in esclusiva, invece, non ha altra scelta.

Chiudo con un interrogativo retorico e un po' provocatorio: allora faccio bene a non affidarmi ad una sola agenzia in esclusiva, se le cose stessero davvero così?
 

pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Se tu presenti un'offerta scritta, l'AI è obbligato a presentarla. L’art. 1759 C.C. stabilisce al primo comma che il mediatore ha l’obbligo di comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell’affare, che possono influire sulla conclusione di esso. Già questo, a mio parere, dovrebbe bastare per chiudere la discussione.



Che non sia un paio di scarpe, è evidente. Tutto il resto sono solo tue supposizioni. Personalmente ho sempre fatto proposte ribassate, anche di molto, in alcuni casi. Qui tu dirai che io non faccio testo perché sono un "professionista" delle compravendite. Bene, negli ultimi due anni ricevo costantemente proposte ribassate, quando vendo, anche di molto. Se questa non è la regola degli ultimi anni (proposte sempre più basse della richiesta, a volte, o spesso, anche oltre il 10%), chiedo a qualche AI di smentirmi.



Il mediatore deve solo essere imparziale, non fare gli interessi di uno e dell'altro. Ha l'obbligo di presentare le proposte scritte. Se per un immobile ci saranno più richieste, il mediatore deve informare il venditore. Se ci sono proposte scritte, con tanto di assegno, le deve obbligatoriamente presentare. Ma scherziamo.

Stiamo ragionando sul caso in cui un immobile fa gola a più acquirenti, un caso non proprio "diffusissimo" di questi tempi. Ma dove è scritto che è corretto che un acquirente non deve avere alcuna concorrenza? E allora, se non ci fosse esclusiva, il proprietario non avrebbe forse la possibilità di scegliere fra più proposte pervenute da diversi AI? Dirò di più. Se io acquirente presento una proposta, e l'AI non l'accetta, in primis lo denuncio, in secondo luogo provvedo direttamente io a presentarla al proprietario.

Pensoperme, credo tu abbia un'idea diversa di cosa sia la mediazione. Essere sopra le parti, non significa guidare la trattativa a proprio piacimento. Escludere a priori altre offerte vuol dire guidare una trattativa. Tra le altre cose, anche a proprio (dell'Ai) danno. Così si altera alla grande il concetto di libero mercato, basato su domanda e offerta. Il mediatore deve solo mettere insieme, fare un "matching", tra domanda e offerta. Se l'offerta è molto alta, il vantaggio è di chi compra (come in questo momento). Se invece c'è più domanda, ovviamente se ne avvantaggerà il proprietario. Ma il mediatore non può alterare questo meccanismo dando delle priorità temporanee.

E' il mercato, bellezza.

La realtà è ben diversa, ovviamente, e spesso peggiore da un punto di vista etico. Non per altro mi ero meravigliato all'inizio. Molti AI (non tutti ovviamente) spesso decidono all'insaputa del proprietario, nel caso di più proposte, e l'asta la fanno direttamente loro. Questo sì che è un fatto grave.

Mi chiedevi cosa succederebbe se, con due offerte di 80 e 90, il proprietario chiedesse 95. Bene, ti sei mai trovato in questa situazione da proprietario, recentemente? Io si. Ti assicuro che se 90 è un prezzo che può andarti bene, lo prendi alla grande! Chi ti assicura, infatti, che uno o entrambi i proponenti siano disposti ad andare a 95? Se non accetti, a tuo rischio e pericolo. Questo forum è pieno di discussioni in cui la gente ci ripensa anche dopo aver firmato, figuriamoci se si può giocare al rialzo in questo modo. Però, in qualche modo, la trattativa "uno a molti" si autoregola da sé, se fatta a "buste chiuse". Diventa iniqua se i proponenti vengono aggiornati di cosa fa l'altra parte proponente.

Ancora. Ritengo che chi cerca casa non sia affatto penalizzato. Può infatti rivolgersi a più agenzie, cercare da solo, inoltrare una proposta a proprio piacimento. Un proprietario che affida la vendita in esclusiva, invece, non ha altra scelta.

Chiudo con un interrogativo retorico e un po' provocatorio: allora faccio bene a non affidarmi ad una sola agenzia in esclusiva, se le cose stessero davvero così?

Ti ripeto, anche questa è una tua supposizione e vale quanto la mia ;)

Resta una certezza: io voglio sapere come ti comporterai con la mia proposta PRIMA di fartela e se a te piace codesto "mediatore" a me no, quindi cambio agenzia ;)
Basta dichiarare prima come ti comporti a entrambi. Ognuno farà le sue scelte. Se proprio dovessi avere a che fare con un mediatore/banditore, un mero passacarte firmate, allora farò una proposta a scadenza 24 ore, perché quello sarà veramente una figura superflua, inutile e anzi, a me dannosa. A dire la verità, se potrò averne la possibilità, lo "scavalcherò" e tratterò vis a vis con il proprietario e se concluderò, lo pagherò secondo gli usi. essere equidistanti significa lavorare per entrambi attivamente, non stare in una posizione neutra passiva come tu suggerisci.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Ti ripeto, anche questa è una tua supposizione

A cosa ti riferisci, nello specifico

io voglio sapere come ti comporterai con la mia proposta PRIMA di fartela e se a te piace codesto "mediatore" a me no, quindi cambio agenzia

Anche qui non capisco a chi ti riferisci. All'AI? Cioè vuoi sapere come si comporta il mediatore prima che presenti la proposta? Se la domanda è questa, la risposta è ancora più semplice: il mediatore equidistante presenta la proposta, il proprietario decide.
 

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