philippo

Membro Assiduo
Professionista
Fosse un mio conoscente, andrei insieme dal collega con i moduli firmati, e ci farei 4 chiacchiere...poi da chiacchiere si potrebbe passare a 4 sberle (al mio conoscente o all'agente) a seconda se il primo mi ha fatto perdere tempo e fare una figura da credulone o il secondo ha effettivamente intortato il mio "tontolone"

Che la legge non ammetta ignoranza lo sappiamo tutti, che con l'astuzia si possa intortare un povero ignorante è ancora cosa risaputa da tutti

La domanda finale sarebbe....ma cosa vai in giro a vedere case se non sei manco in grado di leggere e capire quello che firmi?
I veri amici sono quelli che non ti fanno "indurre" in errore
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Proposta irrevocabile per 30 giorni, senza caparra confirmatoria, sottoscritta facendo pensare al cliente che non ci fosse alcun obbligo di perfezionare il contratto...

Direi che siamo di fronte ad un collega quanto meno inesperto... a voler essere sin troppo ottimisti.

E non condivido neppure i commenti di quanti scrivono: " il cliente era maggiorenne e capace di intendere e di volere".

Scusatemi: qual'è l'utilità di un agente immobiliare? Se non quella di semplificare la vita alle parti che decidono di avvalersi della sua collaborazione? Se non quella di saper spiegare il significato della sottoscrizione di due moduli: l'incarico di vendita e la proposta d'acquisto?
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Proposta irrevocabile per 30 giorni, senza caparra confirmatoria, sottoscritta facendo pensare al cliente che non ci fosse alcun obbligo di perfezionare il contratto...

Direi che siamo di fronte ad un collega quanto meno inesperto... a voler essere sin troppo ottimisti.

E non condivido neppure i commenti di quanti scrivono: " il cliente era maggiorenne e capace di intendere e di volere".

Scusatemi: qual'è l'utilità di un agente immobiliare? Se non quella di semplificare la vita alle parti che decidono di avvalersi della sua collaborazione? Se non quella di saper spiegare il significato della sottoscrizione di due moduli: l'incarico di vendita e la proposta d'acquisto?


Nel mio caso mi pare d'avere spiegato e argomentato il mio parere, che non è semplicemente: "il cliente era maggiorenne e capace di intendere e volere".
Questo era ed è un semplice punto di partenza.
Rileggiti le mie risposte.

Ripeto: o il collega è un perfetto idiota (e allora merita legnate sugli zebedei e la radiazione), oppure, il firmatario o non la racconta giusta o è da interdire.
 

CheCasa!

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Nel mio caso mi pare d'avere spiegato e argomentato il mio parere, che non è semplicemente: "il cliente era maggiorenne e capace di intendere e volere".
Questo era ed è un semplice punto di partenza.
Rileggiti le mie risposte.

Ripeto: o il collega è un perfetto idiota (e allora merita legnate sugli zebedei e la radiazione), oppure, il firmatario o non la racconta giusta o è da interdire.
Parto sempre dal presupposto che chi ci scrive lo faccia in buona fede.

Ora, i presupposti stessi della proposta (assenza di assegno di caparra ed irrevocabilità per 30 giorni) sono allucinanti ed è ovvio che qualsiasi persona che abbia un po' di esperienza nel nostro settore non avrebbe mai accettato di firmare un obbrobrio simile.

Ma anche qualsiasi agente che ambisca alla minima professionalità non avrebbe mai fatto firmare una proposta del genere... a meno che non fosse interessato semplicemente a mettere le parti nelle condizioni di "dovergli" qualcosa...

Buon senso vuole che si sappia cosa si stia facendo e ben si conosca il "peso" di una firma, specialmente se si tratta di adulti.

Chi ha firmato non è scusabile.

Inoltre direi molto sospetto il fatto che dopo aver firmato una proposta ad un prezzo su cui c'era consenso, dopo poco sia stato palesato un disinteresse.

E' più probabile che qualcosa o qualcuno abbia interferito e indotto chi ha firmato a ripensarci; cosa lecita ma non priva di conseguenze.

Certamente cercare di addossare sempre e comunque la colpa agli altri, evidentemente è la strada più semplice.

Da quello che scrivi mi è parso di capire come che fosse quasi giusto "punire" il cliente sprovveduto e facilone... benchè, magari proprio per queste sue carenze, si fosse rivolto ad un professionista del settore.

Conoscendoti, potrebbe trattarsi di un'impressione sbagliata che mi smentirai tu stesso! :)
 

Slartibartfast

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
...

Ipotizzando che ciò che tu scrivi sia reale, viene infatti da chiedersi:
L'agente immobiliare avrà certamente capito che il proponente non era del tutto convinto?
Cosa pensava di ricavarne?
Costringerlo ad acquistare contro la sua volontà?
Difficile crederlo, visto e considerato che non è neppure stato consegnato un assegno alla firma della proposta.

Perciò:
O abbiamo a che fare con un agente immobiliare che definirei un "completo idiota",
a me è capitato un "vicino", agente immobiliare nella mia stessa città, che ha fregato dei soldi di un affitto ad una cliente contando i contanti e facendo un gioco di destrezza...
non stupirti di quanto in basso si possa andare
 

cristian casabella

Membro Senior
Agente Immobiliare
a me è capitato un "vicino", agente immobiliare nella mia stessa città, che ha fregato dei soldi di un affitto ad una cliente contando i contanti e facendo un gioco di destrezza...
non stupirti di quanto in basso si possa andare
dai...che ce ne sono pure di peggio. Porelli si sarà sbagliato nel contarli per daltonico e ha confuso il viola con il blue (o forse daltonico era il cliente...)
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Parto sempre dal presupposto che chi ci scrive lo faccia in buona fede.

Ora, i presupposti stessi della proposta (assenza di assegno di caparra ed irrevocabilità per 30 giorni) sono allucinanti ed è ovvio che qualsiasi persona che abbia un po' di esperienza nel nostro settore non avrebbe mai accettato di firmare un obbrobrio simile.

Ma anche qualsiasi agente che ambisca alla minima professionalità non avrebbe mai fatto firmare una proposta del genere... a meno che non fosse interessato semplicemente a mettere le parti nelle condizioni di "dovergli" qualcosa...



Da quello che scrivi mi è parso di capire come che fosse quasi giusto "punire" il cliente sprovveduto e facilone... benchè, magari proprio per queste sue carenze, si fosse rivolto ad un professionista del settore.

Conoscendoti, potrebbe trattarsi di un'impressione sbagliata che mi smentirai tu stesso! :)

Ora possiamo disquisire sulla professionalità del collega, ma resta il fatto che come ho già scritto, nei miei 38 anni di attività mi è capitato diverse volte di raccogliere proposte non accompagnate da un assegno (per svariate ragioni: non avevavo il conto corrente, non avevano con sè il blocchetto, preferivano consegnarlo in un secondo, momento, ecc...) ma consegnato solo successivamente (almeno un paio di volte anche dopo avvenuta l'accettazione della proposta).
Non per questo mi sento di aver agito con scarsa professionalità.
Ma questa è la mia personale esperienza.

Anche io parto dal presupposto che chi scrive per avere suggerimenti e chiedere pareri racconti la verità.
Ciò che fa pensare sono i motivi che il collega avrebbe presumibilmente avuto nel "raggirare" il cliente,

Se ne ho un vantaggio economico immediato o a breve, posso capire (ma ovviamente non giustificare) il modus operandi, ma se non c'è un assegno cosa posso sperare di ricavarne qualora il cliente ci ripensasse?
L'unica cosa a cui posso ambire è quella di intentare una causa civile, costosa e annosa ........... e quale sarebbe il senso o il vantaggio economico?

Ecco perchè come ho scritto dubito del racconto fornito.
A meno che, come scritto, il collega non sia un totale e perfetto idiota.

Per lo stesso motivo, come scrivi tu, tendo a "punire" il cliente facilone (ovvero perchè a parer mio il racconto non è veritiero, e perlomeno è edulcorato).
Fosse invece tutto vero (cosa di cui dubito fortemente per i motivi anzidetti), allora punirei (come già ho scritto) il collega (bastonandolo e radiandolo); fermo restando la faciloneria del cliente, che comunque non è da sottovalutare, anzi !
 

MauroScherlin

Membro Assiduo
Professionista
Noi non c'eravamo, il postante non c'era, non conosciamo né l'agente né il proponente, che dobbiamo dire?

Preso per vero il tutto e non che venga dalla regia di Quentin Inventino:

-La casa l'ha vista;
-Era interessato;
-Si é recato in agenzia;
-Ha proposto un prezzo;
-Ha firmato una proposta.

Balla? Anch'essi votano?
 

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