Anche secondo me 7 giorni sono pochi, a questo punto. Ma ho agito in buona fede, credendo che tutto si risolvesse in maniera positiva. E invece... Ok, ora attendo parere del figlio della proprietaria, che tra l'altro è avvocato, il quale esaminerà la proposta.. Sinceramente a questo punto mi sta quasi passando la voglia di incassare
Troppi mal di fegato..
Consolati.
Una volta avevo in vendita un fabbricato completamente da ristrutturare, in una via assai trafficata.
Lo proposi ad una cliente che aveva un panificio.
Con questo acquisto ella voleva stabilire una nuova sede, essendo il panificio/casa madre situato in un altra cittadina confinante.
Una di quelle clienti tanto cavillose quanto pedante.
L'immobile faceva parte di un'altra casa, della stessa proprietà e allo stato di fatto dell'epoca era destinata a cascina deposito.
Era proprio una vecchia stalla.
Necessitava quindi frazionare l'immobile lasciando una parte di questo alla casa padronale.
In prossimità dello spazio ove si doveva creare un nuovo passo carraio vi era una fermata del bus.
In accordo tra le parti, menzionato sulla proposta, si decise che che qualora non si riuscisse a creare questo nuovo passo carraio, si sarebbe optato convenendo ad una soluzione di passo carraio in comune.
La Signora tuttavia, mi esortò a porre il massimo impegno per avere l'autorizzazione di questo nuovo passo.
Quindi ci mettemmo al lavoro.
La proposta era irrevocabile per 15 giorni e le provvigioni ottime.
Stavamo conducendo le pratiche con successo, senza tuttavia far firmare parte venditrice, per questioni diciamo così... da "gentiluomo".
Se non fosse che una mattina, aperto l'ufficio, trovai un fax di revoca proposta, su cui vi era l'orario 00.01 del sedicesimo giorno...
Quindici minuti dopo entrò la Sciura agguerrita da paura..
"Lei mi deve riconsegnare l'assegno...
"
"Signora si riprenda il suo assegno e non si faccia più vedere" fu la mia risposta secca.
La settimana dopo mi telefonò il venditore dicendomi che la cliente era stata da lui per comprarlo privatamente.
"Non glielo vendo manco se me lo paga di più di quello che avevamo pattuito" mi disse.
Lo vendemmo ad un altro commerciante.
Oggi al posto della stalla vi è una caffetteria, col passo carraio privato, su due piani di un eleganza...
Quando ci passo davanti mi viene sempre in mente quella sfigata della cliente.
Chissà come rosica tutte le volte che ci passa lei davanti...