questione di punti di vista, tutti allo stesso modo rispettabili
Ma se parliamo del punto di vista del proprietario.
Ma cosa deve pensare questo, se a piu' riprese, vede che l"agenzia al quale ha affidato la casa in esclusiva, anziche' portare clienti interessati all'acquisto, una volta porta questo collega e un'altra volta invece quell"altro collega.
Entrambi, o tutti a vedere in via preliminare l'oggetto di vendita, per poi portare il fantomatico cliente selezionato.
Giri turistici.
Giocoforza, il venditore pensera' a quanto sia stato inutile allora, conferire il mandato all' agenzia, che a suo tempo egli ha preferito ad altre.
Su questa scorta, immaginiamo poi, quale il suo giudizio, nel ritrovarsi, ora in veste di collaboratore, proprio quel mediatore, che aveva dapprima scartato e o tenuto lontano da casa propria, in fase di scelta.
Una vera e propria invadenza quindi.
Se x vendere occorre fare "il giro delle agenzie", poteva farlo benissimo da se'...
Questo semplice ragionamento, mette in luce il fatto che,
ogni "sconfinamento" o deroga, che il mediatore impone alla tradizionale attivita' di intermediazione, le collaborazioni e queste nuove figure che vogliono metterle in pratica, definite con vari inglesismi, a nasconderne le debolezze, come pure le prese visioni, usate a sopperire l'assenza del mandato, sono PALIATIVI.
Che esulano dalla buona e sana attivita' di intermediazione.
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