Umberto Granducato

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
-(padroni di non crederci,ma un mio cugino mi ha contattato un paio di mesi fa e mi ha consultato sul modo in cui ci si prova a vendere self[confesso che la cosa mi ha lusingato molto],quasi fossi un espertone).
benvenuto fra noi, c'è posto per tutti ;)

Scusa ma non sono stato sufficientemente chiaro: il succo del post al quale ho replicato (x l'ultima volta peraltro) non è il discorso delle statistiche che non discuto perchè non guardo, ma il resto ossia il discorso delle verifiche catastali e urbanistiche obbligatorie per gli AI con responsabilità in solido. Scusa... ma che caspita vuol dire?
Come posso essere responsabile in solido per una cosa che non posso certificare personalmente quando neanche un notaio, che è un pubblico ufficiale, lo è?
Si sa che a Parma e in Toscana senza un referto tecnico (certificato di conformita urbanistica) non si rogita? Si sa che cos'è esattamente un referto tecnico?
Cosa vuol dire essere responsabili in solido? che se se c'è un abuso e non lo segnalo prima pago io la sanatoria?
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
dunque tu vedresti una similitudine tra la donna di facili costumi e il privato che pubblica innocenti annunci sul web nella speranza di vendere al meglio e più velocemente il proprio immobile.............

annàmo bene,annàmo.......


Il diritto di proprieta' determina che ciascuno dispone dei propri beni come crede.

"intus" e' lo stato e il luogo di una casa.

Ovvero luogo intimo.

Ma pure a voler usare la definizione in presenza di un moto da quel, o in quel luogo, oppure utilizzarla in senso figurato, il significato e' sempre lo stesso.

Dentro. Internamente.
Da dentro, verso l'Interno.
Intrinsicamente.

Senza consenso difficile infilarsi dentro quindi.

Ciascuno pubblica innoccentemente cio' che vuole.

Dopodiche' mantiene la propria coerenza.

Ce' chi si pone l'obbiettivo di intercettare un buon cliente e c'e' chi fa' entrare nel proprio intimo ventinove mediatori.

Se tu ritieni coerente, far entrare tutta sta gente nel tuo intimo, allora,

TuSI'chevaibene! :risata:
 
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Overlook Hotel

Membro Attivo
Privato Cittadino
Il diritto di proprieta' determina che ciascuno dispone dei propri beni come crede.

"intus" e' lo stato e il luogo di una casa.

Ovvero luogo intimo.

Ma pure a voler usare la definizione in presenza di un moto da quel, o in quel luogo, oppure utilizzarla in senso figurato, il significato e' sempre lo stesso.

Dentro. Internamente.
Da dentro, verso l'Interno.
Intrinsicamente.

Senza consenso difficile infilarsi dentro quindi.

Ciascuno pubblica innoccentemente cio' che vuole.

Dopodiche' mantiene la propria coerenza.

Ce' chi si pone l'obbiettivo di intercettare un buon cliente e c'e' chi fa' entrare nel proprio intimo ventinove mediatori.

Se tu ritieni coerente, far entrare tutta sta gente nel tuo intimo, allora,

TuSI'chevaibene! :risata:

mi pare evidente che quei trenta fantomatici agenti non sono mai entrati in casa del "nostro".
al max direi tre o quattro,esattamente come è successo a me nei mesi in cui pubblicai l'annuncio ed esposi il canonico cartello sul balcone.
diciamo che solo a due di loro consentii l'accesso all'appartamento,sentii quel che avevano da dirmi più che altro per attingere informazioni a gratisse nonchè approfittandone per avere una stima del bene.
addirittura a uno di loro(peraltro amico di vecchia data) conferii incarico riservandomi il diritto di vendere da me senza verso di lui obbligo alcuno.
ricordo che mi portò un paio di persone che parevano abbastanza interessate e la visita venne svolta in mia presenza,ma la cosa non ebbe seguito(un pensiero mi assalì nell'immediato dopovisita relativo all'operato dell'amico-agente e cioè:"tutto qui?ma così sono buoni tutti[o quasi]a vendere").
di lì a poco si presentò quello dell'est europeo,il tempo di ottenere l'agognato mutuo e poi di corsa a rogitare.

credo che coinvolgere nella vendita almeno un'agenzia sia cosa buona e giusta,però MAI vietarsi la possibilità di vendere da privato,c'è una pletora di potenziali acquirenti che non vogliono proprio saperne di provvigione e quelli te li bruceresti.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
mi pare evidente che quei trenta fantomatici agenti non sono mai entrati in casa del "nostro".
al max direi tre o quattro,esattamente come è successo a me nei mesi in cui pubblicai l'annuncio ed esposi il canonico cartello sul balcone.
diciamo che solo a due di loro consentii l'accesso all'appartamento,sentii quel che avevano da dirmi più che altro per attingere informazioni a gratisse nonchè approfittandone per avere una stima del bene.
addirittura a uno di loro(peraltro amico di vecchia data) conferii incarico riservandomi il diritto di vendere da me senza verso di lui obbligo alcuno.
ricordo che mi portò un paio di persone che parevano abbastanza interessate e la visita venne svolta in mia presenza,ma la cosa non ebbe seguito(un pensiero mi assalì nell'immediato dopovisita relativo all'operato dell'amico-agente e cioè:"tutto qui?ma così sono buoni tutti[o quasi]a vendere").
di lì a poco si presentò quello dell'est europeo,il tempo di ottenere l'agognato mutuo e poi di corsa a rogitare.

credo che coinvolgere nella vendita almeno un'agenzia sia cosa buona e giusta,però MAI vietarsi la possibilità di vendere da privato,c'è una pletora di potenziali acquirenti che non vogliono proprio saperne di provvigione e quelli te li bruceresti.

Infatti la vendita e' l'ultima ruota del carro.

Appare semplice.

Tuttavia, anche una semplice parola, buttata li', dove non doveva, puo' far cambiare la dinamica della rotella nel senso opposto.
Oppure cagionarne un danno.

Pure x tinteggiare le pareti di casa, fare su' e giu' col pennello, appare un movimento naturale.

A bocce ferme, rimane sotto l'occhio di tutti, che il risultato dell'opera di un imbianchino professionale, ha un effetto diverso, da quella fatta a livello amatoriale.

Eppure tutto bianco e'..

Sai...

Mi capita di trattare in vendita e o in locazione, prodotti personali.

Alcuni di questi, sono situati negli stessi contesti di quelli che tratto in sede di intermediazione, di proprieta' clientelare.

Accade cosi', che lo stesso prodotto, e' inserito, "viaggiando" su due binari pubblicitari.


Nel contesto personale, siamo soliti non mettere il recapito telefonico, ma solo quello di un email.

Ovviamente capita, che lo stesso cliente, ignaro, contatti sia l'agenzia che il privato.
Noi sappiamo chi e' lui.
Lui invece no.

Come accade, che altre agenzie ignare, ci contattino credendoci un privato.

Degli "stili" di alcuni clienti e concorrenti, lo spaccato che ne esce, e' sempre "curioso" assistere.

Oppure capita che da privato, reperisci quel cliente mai visto e intercettato, con la ditta.

Nella stragrande maggioranza dei casi, esattamente come accade nel contesto self/venditore, la qualita' del self/aquirente, lascia molto a desiderare.
 
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Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
MAI vietarsi la possibilità di vendere da privato,c'è una pletora di potenziali acquirenti che non vogliono proprio saperne di provvigione e quelli te li bruceresti.
Questa frase mi ha colpito: ecco perché negli USA la provvigione la paga tutta il venditore al listing agent (l'agente che rappresenta il venditore), che a sua volta ne gira una parte al buyer agent (l'agente che rappresenta l'acquirente). Ed ecco perché lì nessuno fa a meno dell'agente immobiliare.
pagherà la provvigione sulla nuova casa che andrà ad acquistare solo perchè la proprietaria ha ritenuto di avvalersi di agenzia,inutile dire che paga con la morte nel cuore(circa 5.000 euri)ma la casa gli piace talmente tanto che è disposto a svenarsi.
Anche questa frase è molto significativa di come l'agente scelto dal venditore e subìto dall'acquirente non venga visto come il dispensatore di un servizio ma un esattore di una tangente.
Tuttavia, davanti a questi chiarissimi messaggi che ci arrivano dai consumatori (= il nostro mercato), noi agenti immobiliari cosa facciamo? Fino a quando pensiamo di continuare a fare come lo struzzo mettendo la testa sotto la sabbia mentre il mondo attorno a noi è già cambiato e cambierà sempre di più?
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
@Andrea Russo, non credo ti sfugga che un simile capovolgimento - che potrebbe anche essere corretto - abbia necessità di una modifica del Codice Civile, di una legge specifica con tutti i suoi annessi e connessi...

Come facciamo a farcela da noi, se le nostre Associazioni, che ci rappresentano, non sono state nemmeno in grado di agire per l'abolizione del Ruolo ?
 

Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Cara Bagudi, dare la colpa alle associazioni è troppo comodo. Loro fanno quello che noi gli chiediamo, a furor di popolo, di fare. Se non fanno certe cose è perché noi non gliele chiediamo...
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Credo di non essermi spiegata bene.

Il mio commento si riferiva all'assoluta ininfluenza che hanno avuto le richieste delle associazioni da parte del governo.

Anche se chiediamo alle Associazioni a furor di popolo di fare qualcosa in merito, se non c'è qualche lobby che si muove e ci affianca.... non ci fila nessuno...
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Questa frase mi ha colpito: ecco perché negli USA la provvigione la paga tutta il venditore al listing agent (l'agente che rappresenta il venditore), che a sua volta ne gira una parte al buyer agent (l'agente che rappresenta l'acquirente). Ed ecco perché lì nessuno fa a meno dell'agente immobiliare.

Si discute del sesso del diavolo.

Mentre il diavolo, lo sanno tutti, è organismo asessuato.

Già in fase "embrionale", il legislatore dispone che il mediatore non è legato alle parti da rapporti di collaborazione, di dipendenza o di rappresentanza.
Ciò, affinchè il mediatore non abbia vincoli tali, da precludere la sua autonomia nei loro stessi confronti.

Il mediatore si adopera per FAVORIRE l'incontro delle VOLONTA' delle parti.

Listing e buyer non sono previsti nella normativa perchè non hanno ragione di esistere.

Esiste invece, ovviamente, la pluralità dei mediatori.

Ciò a definire le cose col loro nome proprio.

Regole e norme previste, anche se ve ne fossero dieci, di mediatori, in mezzo nella stessa compravendita.

Alcuni aspiranti colleghi, sono stati respinti all'esame di ammissione, proprio sui quesiti relativi alla pluralità di mediazione.

Premesso questo, il sistema fiscale, prevede pure per qualsiasi categoria, l'emissione di una fattura ove si aggiungono o si conteggiano, le spese anticipate o necessarie all'intervento di un terzo soggetto, che interviene, con una sua prestazione, in favore del contraente.
Addirittura, anche senza che quest'ultimo, manco se ne accorga.

Autonomia non preclusa quindi.

Il mediatore che desidera collaborare allora, può emettere fattura al venditore o più fatture.
Sia al venditore che all'acquirente, una omnicomprensiva, a uno sì e all'altro no etc.

Il collaborante, "autorizzato" dal mediatore "originale", a porre in essere la sua prestazione, emetterà fattura al mediatore.

Il quale pagherà in quella sede, le spettanze dovute e o le spese sostenute e o anticipate dal collaboratore ed è consentito pure "guadagnarci" sulle spese sostenute, qualora queste debbano essere esplicitate in fattura.

Oppure "nero su bianco" si emetteranno direttamente due fatture a ciascuna delle parti.

Ciò a confermare che non si interviene sulle regole perchè non serve.
 
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Andrea Russo

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Bagudi, non confondiamo la questione delle banche con l'evoluzione della "mediazione". La trasformazione da "mediatori" a "consulenti di una sola delle parti" è caldeggiata anche dalla comunità europea, ma le associazioni resistono al cambiamento perché temono di scontentare una parte dei loro associati. Anche se, continuando così, li perderanno comunque, non perché cambieranno associazione ma perché cambieranno purtroppo mestiere...
 

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