Credo proprio che se le verifiche catastali, urbanistiche, etc. sugli immobili intermediati non diventeranno subito da facoltative ad obbligatorie per gli AI (con responsabilità in solido), le transazioni tra privati saranno destinate ad aumentare ben oltre l'attuale 50%.
Resta tutto subordinato al reperimento degli immobili.
Il metodo, eseguito con tecniche e strumenti precisi, confezionano "in scala professionale", l'articolo da porre in vendita.
Il "prodotto finito" fa' rendere necessario il vettore che va' a venderlo.
Tantissime le casalinghe e gli appassionati di cucina, che come privati che vendono i propri immobili, confezionano torte e dolciumi a livello domestico.
Tutti prodotti genuini e corretti, ma cio' non significa che i pasticceri professionali dovranno chiudere i bandoni.
A cio' si aggiunga la notevole e inconfutabile differenza tra il prodotto domestico e quello professionale.
La destrezza ed il metodo di acquisirli ed immetterli sul mercato fa', ma meglio sarebbe dire E', l'agente immobiliare.
Che prima di tutto reperisce la materia prima sul terreno.
Scelta ed acquisita la materia, non resta che correttamente trattatarla, sempre meglio in esclusiva se possibile.
Lontano, "sottochiave", tutelato dalle varie insidie, predatori, concorrenti, altri privati, dalle aste, dai patfinder e o da ogni e qualsiasi elemento che possa portarne turbativa, in fase di vendita, alla pluralita' dei clienti acquirenti cui sono proposte.
Effetto, che pone il singolo acquirente in quel momento interessato, nella condizione soggetta, ad essere manovrato all'acquisto.
Ovvio se il prodotto e' di facile costituzione e reperibilita', nelle mani della casalinga, di venti mediatori, del geometra, del benzinaio e pure della zia Pina...
Chettivuoimanovrare..?
Se l'acquirente non e' un fesso andra' alla fonte diretta cercando di spendere al meglio.
Non biasimabile.