Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
E se tanti mediatori "poveri" si riunissero in una cooperativa tutta loro?
I "grandi" non beccherebbero il loro mercato...

Gà, a proposito, chi l'ha organizzato il forum?
La cosa mi è sfuggita...
 

pieromeloni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Ciao a tutti, la riflessione che ponevo io era proprio quella, le banche non hanno nessun interesse a mettere paleti a chi li porta lavoro... come detto loro chiedono qualità e non quantità...

PER DARE QUALITA' ALLA NOSTRA PROFESSIONE come tutte del resto non serve imporre e limite il diritto d'impresa, inalzando e imponendo in forma obbligatoria un capitale sociale da SPA, anche perchè il ns tipo di professione è puramente di consulenza e mediazione e non di erogazione del credito.....

Per qualificare la nsotra professione è vero occorrono delle regole.... ma regole di pari opportunità e non solo per pochi eletti.

Chi fa la nostra professione per davvero, non mordi e fuggi, ha sempre rispettato il cliente e la banca, il contrario di quello che fanno loro. Abbiamo conurgenza di qaulificare il nostro lavoro, ma con strumenti e non con barriere. Se al professionista li dai i gisuti strumenti e cito per esempio: l'accesso alle centrali rischi, vedrai che nessuno di noi lavorerebbe a vuoto!!!! La possibilità di gestire in tutta la sua vita il finanziamento, dandoci la reale possibiltià di gestione e fare cross selling nel tempo... E non come avviene oggi nel LAVORARE AL BUIO, dove non sai la reale situazione nelle CR, una volta segnaaltato il cliente in banca lo perdi.... e dopo qualche mese le banche tirano le somme e puntano il dito dicendoti, hai dei clienti in sofferenze da oltre 6 mesi, ora o li fai rientrare in bonis entro 7 giorni o non ti permetto più di caricare pratiche..... E dicono a noi serietà... se la banca vuole che noi gestiamo la ns cleinte debbono darci la possibilità di farlo e non spararci a vista.

UN SALUTO A TUTTI

Aggiunto dopo 5 minuti :

Gà, a proposito, chi l'ha organizzato il forum?
La cosa mi è sfuggita...[/QUOTE]

gaurda quà http://www.leadershipforum.it/index.php?option=com_content&view=section&layout=blog&id=4&Itemid=5

ciao
 

pieromeloni

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Si appunto, purtroppo le grandi reti si stanno unendo in unica politica ed unico disegno di business... comprese le maggiori associazioni di categoria, che hanno a loro volta sfornato nuove società ad hoc grazie al peso delle associazioni e degli associati...

IL PROBLEMA E' STATO SOTTI STIMATO, è finita da tempo l'era delle associazioni o reti che rigettavano a cascata senza nessun controllo, a discapito di tutti, le convenzioni bancarie, senza nessuna linea guida senza nessuna prospettiva di formazione, ti indicavano a malappena il referente di zona.... ALTRI francising invece definevano il loro know-how in un manuale di 20 pagite fotocopiate....

BASTA mettere e far seguire delle regole a pari opportunità e non spazzare via tutti.... buoni e cattivi....
 

Global Credit Italia

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Ciao a tutti, la riflessione che ponevo io era proprio quella, le banche non hanno nessun interesse a mettere paleti a chi li porta lavoro... come detto loro chiedono qualità e non quantità...

PER DARE QUALITA' ALLA NOSTRA PROFESSIONE come tutte del resto non serve imporre e limite il diritto d'impresa, inalzando e imponendo in forma obbligatoria un capitale sociale da SPA, anche perchè il ns tipo di professione è puramente di consulenza e mediazione e non di erogazione del credito.....

Per qualificare la nsotra professione è vero occorrono delle regole.... ma regole di pari opportunità e non solo per pochi eletti.

Chi fa la nostra professione per davvero, non mordi e fuggi, ha sempre rispettato il cliente e la banca, il contrario di quello che fanno loro. Abbiamo conurgenza di qaulificare il nostro lavoro, ma con strumenti e non con barriere. Se al professionista li dai i gisuti strumenti e cito per esempio: l'accesso alle centrali rischi, vedrai che nessuno di noi lavorerebbe a vuoto!!!! La possibilità di gestire in tutta la sua vita il finanziamento, dandoci la reale possibiltià di gestione e fare cross selling nel tempo... E non come avviene oggi nel LAVORARE AL BUIO, dove non sai la reale situazione nelle CR, una volta segnaaltato il cliente in banca lo perdi.... e dopo qualche mese le banche tirano le somme e puntano il dito dicendoti, hai dei clienti in sofferenze da oltre 6 mesi, ora o li fai rientrare in bonis entro 7 giorni o non ti permetto più di caricare pratiche..... E dicono a noi serietà... se la banca vuole che noi gestiamo la ns cleinte debbono darci la possibilità di farlo e non spararci a vista.

UN SALUTO A TUTTI

Aggiunto dopo 5 minuti :

Gà, a proposito, chi l'ha organizzato il forum?
La cosa mi è sfuggita...

gaurda quà http://www.leadershipforum.it/index.php?option=com_content&view=section&layout=blog&id=4&Itemid=5

ciao[/QUOTE]

Per ciò che concerne l'accesso alle banche dati del circuito SIC (ad esempio CRIF) il discorso è un più complesso, si tratta tra banca dati ed istituto di credito di un rapporto di reciprocità di scambio dati. ES io (banca) concedo un finanziamento a Mario Rossi e comunico a CRIF la quale gestisce il dato, e quando io (banca) ho bisogno di informazioni CRIF me li concede, teoricamente noi non saremmo in grado di "restituire il favore" a CRIF...
 

bellone

Nuovo Iscritto
Ma e' mai possibile che in questo paese di ipocriti, in questi giorni si parla di liberta' di impresa, e poi vogliono far passare una legge che va' letteralmente contro questi principi? Ma solo da noi possono succedere queste cose ! che VERGOGNA !

Aggiunto dopo 2 minuti :

Ma non ho capito, siamo in 180.000 e nessuno si muove? Ma pensate seriamente che le associazioni facciano veramente l'interesse dei singoli mediatori? ahhhhhhhhhh.....
 

Global Credit Italia

Membro Junior
Mediatore Creditizio
Ma e' mai possibile che in questo paese di ipocriti, in questi giorni si parla di liberta' di impresa, e poi vogliono far passare una legge che va' letteralmente contro questi principi? Ma solo da noi possono succedere queste cose ! che VERGOGNA !

Aggiunto dopo 2 minuti :

Ma non ho capito, siamo in 180.000 e nessuno si muove? Ma pensate seriamente che le associazioni facciano veramente l'interesse dei singoli mediatori? ahhhhhhhhhh.....

Caro Collega,
la associazioni si muovono, eccome, ma non tutte nella stessa direzione.
Mi permetto di consigliare a te a tutti i colleghi, di guardare bene da chi sono composti i direttivi delle varie associazioni di categoria per chiarsi le idee.
Consiglierei anche, di investire una mezz'oretta del vostro tempo e fare una piccola ricerca sulla "storia" di queste persone, il bello della rete oggi è che non esiste l'oblio dei dati, è facile conoscere "vita ed opere" più o meno di tutti...
Con simpatia...

Aggiunto dopo 5 minuti :

E se tanti mediatori "poveri" si riunissero in una cooperativa tutta loro?
I "grandi" non beccherebbero il loro mercato...

Anche questa è una delle possibilità, altra potrebbe essere quella di acquisire una quota in una società...
Purtroppo finchè non sarà concluso l'iter del decreto navighiamo a vista, è demoralizzante non poter pianificare il futuro e questo è un sentimento comune a tutti noi.
Per il momento però non mi sento di consigliare nessuno ad intraprendere inziative che domani potrebbero essere smentite (in un senso o nell'altro) dal decreto definitivo.
 

bellone

Nuovo Iscritto
Si ma la mia non voleva essere una polemica, lo so che per fortuna non tutte le associazioni remano contro, pero' non capisco , non vedo questa grossa mobilita' da parte dei mediatori per far si' che questa proposta di legge ipocrita non passi, va bene tutto, ma sono curioso di sapere che fine faranno i 180.000 iscritti all'albo, senza contare l'indotto, che se sommato ,si arriva a circa 350.000 persone. Ma e' una cosa evidentissima che i poteri forti hanno preso a pretesto la tutela del consumatore, per spazzare via le figure che ha loro sono d'intralcio, dandogli come alternativa la possibilita' di andare a lavorare per loro, o meglio, a farli ingrassare ancora di piu', tutto questo avallato da una proposta di legge vergognosa.

Va benissimo tutto quello che concerne la trasparenza, la professionalita', etc.... ma non riesco a capire perche' per poter svolgere l'attivita' , si debba costituire una societa'di capitali, e li potrebbe anche andare, ma per rendere le cose piu' difficili, o meglio per poter cercare di escludere piu' persone fisiche possibili, si e' pensato bene di elevare il c.s. a minimo 120.000, con la possibilita' futura di elevarlo a 600.000, gia' perche' se alla fine il risultato non dovesse essere del tutto soddisfacente , con le solite pressioni lobbystiche , e una piccola modifica alla legge si puo' sempre arrivare a 600.000.

Ma dicono che serve una forma societaria cosi' a maggior garanzia del cliente..... ma scusate le polizze di cui parlano a che cosa servono? Io non sono un Giurista, ma non mi sembra molto Costituzionale come Legge , inoltre non mi sembra si sposi con quanto predichino da sempre i signori dell'Antitrust..... o sbaglio?

Comunque non vedo particolari reazioni da parte dei soggetti interessati, bohhhh,......saranno diventati tutti ricchi...... oppure pensano che in fondo anche cambiando attivita' in un momento di crisi come questo , non sia particolarmente complicato. Beati loro.............
 

Consulmed

Nuovo Iscritto
Mediatore Creditizio
E' vero c'e' sempre stata poca mobilitazione, anche prima di arrivare a questo punto.
Mi spiego meglio:
180.000 iscritti.....????? Quanti di quseti esercitavano attivamente??? E di quelli attivi quanti di questi soggetti erano trasparenti, preparati, attenti ????
Questa strampalata riforma e' frutto di una mancanza da parte di tutti i professionisti del credito che sino ad oggi non hanno mai deciso di fare tre semplici cose:

1) istituire un albo serio e qualificante per noi stessi
2) chiedere un controllo specifico in particolare per tutti quei soggetti che non hanno mai svolto la professione in maniere continuativa
3) chiedere l'incompartibilita' tra agenti immobiliari e mediatori creditizi (non perche' gli agenti immobiliari non siano in grado di essere mediatori seri e qualificati, ma proprio per un distinguo professionale).

Quindi tutto questo deriva da una nostra involuzione nel tempo e nel non qualificare il nostro operato come sarebbe stato opportuno.
 

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