Scusa Mil, ma non mi trovi d'accordo per due motivi:
1 - non mi sembra che i prezzi delle altre cose siano calati, bensì la gente compra meno visto che non è aumentato il livello di guadagno. Mi sembra che i discount siano più pieni dei carrefour e non il contrario perchè il carrefour non ha abbassato i prezzi, fa buone offerte di cui approfitto sempre tipo guerra atomica, ma se compri senza offerta ti fanno anche il prelievo di sangue.
Non so che lavoro tu faccia, né in che settore tu possa fare affari, ma ti posso assicurare che, se avessi una tua ditta personale, operante in molti settori di largo consumo, avresti abbassato i prezzi già dallo scorso anno. Pena: il fallimento.
Siamo in deflazione, e quello che sembra o non sembra a te, non fa testo: contano solo i numeri.[DOUBLEPOST=1396462585,1396462399][/DOUBLEPOST]
2 - dici che se la società valuta che è più importante l'iphone bisogna prenderne atto!!! Se la società è alla deriva allora ci dobbiamo andare tutti? Io sinceramente, nato nel 1978, cresciuto da genitori che si sono costruiti tutto da soli, compresa la casa, lira dopo lira, reputo uno sputo alla povertà la "necessità" di avere un iPhone! Conosco gente che pur di spendere i 700 euro per il telefono quasi non ha mangiato!! Incredibile! Che ti devo dire, sono andato in giro fino a un anno fa con il Nokia 6680, roba del 2005, poi mi ha lasciato, ma nel frattempo mi sono sempre messo in condizione di poter scegliere nella vita, non rinunciare per spese folli.
Mi trovi d'accordo sul fatto che il mondo cambia, l'economia cambia e bisogna adeguarsi, rendere appetibile ciò che non lo è e progettare in maniera consona all'attuale situazione. Io mi fare la casa in legno.
Ancora: quello che valuti o non valuti TE, è differente da quello che può valutare o meno la massa di cui fai parte. Tu puoi decidere di rimanere con un Nokia 5110 per tutta la tua vita, la massa difficilmente lo farà. Ed i motivi di ciò, sono palesi: perché tu, con un telefono obsoleto, puoi anche andare contro il progresso; ma la collettività, non lo fa.
Stiamo parlando sempre di macro, sia chiaro.[DOUBLEPOST=1396462746][/DOUBLEPOST]
Io ti dico che in termini matematici non esiste una funzione che lega necessariamente la gente alle case.
No, certo che no: non esiste, e difficilmente ne tireranno mai fuori una (non avrebbe molto senso, comunque).
Esistono però chiari e consolidati rapporti, come ad esempio il tasso di disoccupazione, oppure la concessione di credito ai privati, che sono giocoforza legati al mercato immobiliare.
Non è un caso che, nel punto di massimo picco della bolla, parliamo del 2005-06, la disoccupazione era tre volte meno di quella attuale, e i rubinetti del credito stavano aperti a manetta.