... quando vengono colti con le mani nella marmellata hanno il buon gusto di sparire o sono obbligati a sparire. Qui invece non li smuovono neanche con l'esplosivo.
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... quando vengono colti con le mani nella marmellata hanno il buon gusto di sparire o sono obbligati a sparire. Qui invece non li smuovono neanche con l'esplosivo.
Sono veramente curioso di vedere cosa succederà. Personalmente sono molto incerto sul da farsi: sono straconvinto che sia meglio aspettare ancora almeno un paio d'anni per acquistare "bene", ma allo stesso tempo ho bisogno adesso o quasi, quindi sto valutando se andarmene 2-3 anni in affitto, pur buttando così dei soldi.
quando la casa è tua è davvero una casa, ovvero la soddisfazione di arredarla, modificarla e sapere che è tua. Questo è una cosa che devi mettere in conto, l'affitto è un passaggio e non è paragonabile ad una proprietà in termini di affettività. Ma se mi parli di un paio di anni, è perfetto.
L'avrei fermato solo per chiedergli se con quello spirito fosse interessato a lavorare per me ma il semaforo è diventato verde e nel traffico, incurante delle altre vetture preoccupate di tenere tale mezzo a debita distanza...mi ha seminato...
Componimento un po' prolisso, ma ne condivido sostanzialmente il contenuto. L'unico aspetto è che trovo eccessivo parlare di affettività nei confronti di un oggetto, per quanto costoso. La casa deve essere soprattutto comoda per viverci, ma poi devi dimenticarti di averla (vale anche il viceversa, se ti dimentichi di averla, allora vuol dire che vivi comodamente). Un'attenzione maniacale ed una passione quasi viscerale possono essere anche controproducenti, perchè se in un futuro per caso devi poi vendere fai fatica a considerare l'immobile freddamente in termini oggettivi e rischi di comportarti come tanti attuali venditori che non distinguono più tra emotività e consapevolezza del reale valore del bene.....quando la casa è tua è davvero una casa, ovvero la soddisfazione di arredarla, modificarla e sapere che è tua. Questo è una cosa che devi mettere in conto, l'affitto è un passaggio e non è paragonabile ad una proprietà in termini di affettività. Ma se mi parli di un paio di anni, è perfetto.
Io mi ponevo le domande anche allora ma cosa avrei dovuto fare smettere di vendere?? I "mutui facili" li concedevano le banche mica piovevano dal cielo.I vincoli esistevano ma venivano ignorati.Adesso ci poniamo le domande... negli anni dove il mercato immobiliare era fiorente e c'era un'accesso al credito con un sistema con minori vincoli nessuno si poneva questi problemi.
Mercato immobiliare > sempre fiorente > tutti agenti immobiliari.
condivido appieno... il pensiero sul brutto vizio di pagare a rate... perchè tanto non te ne accorgi, son poco al mese..."prima di ridere della mia macchina, finisci di pagare le rate della tua...".
Te la ponevi allora > non dovresti meravigliarti oggi.Io mi ponevo le domande anche allora ma cosa avrei dovuto fare smettere di vendere?? I "mutui facili" li concedevano le banche mica piovevano dal cielo.I vicoli esistevano ma venivano ignorati.
NOOOOOOOOOOOO non è normale.Ma è un normale ciclo... di alti e bassi.
NOOOOOOOOOOOO non è normale.
Oltre alla quantità bisognerebbe anche analizzare il valore di trasferimento delle transazioniLe 467.000 vendite nel 1992 non sono tanto diverse dal 2012.
La differenza sta nel numero di Agenzie.
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