infatti non lo sono, anzi sono le illusioni che lo fossero che stanno portando alla catastrofe decine di migliaia investitori.
sì, però a costo di danneggiarmi da solo vorrei invitare a riflettere. Per quale ragione l'edilizia non dovrebbe subire le normali condizioni sfavorevoli che investono centinaia di altre attività? Ammesso e non concesso che davvero non ci sia, la possibilità concreta di ridurre i margini di guadagno, cosa c'è di strano nell'invenduto? A me pare che non ci si renda assolutamente conto che con queste problematiche hanno a che fare centinaia di aziende, che però non pretendono di mantenere il costo a x quando il mercato chiede y. O studi il sistema di abbassare il prezzo (delocalizzi, inventi qualcosa di nuovo etc.) oppure chiudi, non ci sono molte alternative. Casomai c'è da riflettere su come tutto questo stia facendo saltare i meccanismi di base del sistema, però non è stabilendo che un certo prezzo è equo che si può davvero pensare che qualcuno comprerà. Quando sei una nazione che ha abbracciato l'iperliberismo questi discorsi non hanno più assolutamente senso.
Ma cosa vuol dire "sbracare"?quello che è successo in Italia è che dal 2001 è iniziata una rivalutazione degli immobili che non aveva nessun collegamento con la realtà, in crisi in verità dagli anni '90. Quando la crescita è un fuoco di paglia basato sull'indebitamento esponenziale tutto quello che si crea è un semplice castello, ma è tutto finto. Quindi "sbraca" il costruttore che ahimè sbagliando avesse davvero fronteggiato delle spese vive, ma tutti gli altri immobili fanno semplicemente i conti con il mercato, quello vero.