vero tutto quello che dice Architetto...la mia contestazione è però su due punti:
1) la funzionalità delle valvole, che, per quanto ottime e ben montate, mi sembrano poco sensibili e quindi estremamente lente a regolare il passaggio dell'acqua calda nei radiatori (sia in apertura che in chiusura), quando la temperatura della stanza, rilevata dalla sonda, è diversa da quella impostata sulla valvola (ciò vale sia per il freddo che per il caldo);
2) e qui non parlo delle valvole ma del sistema di contabilizzazione del calore - obbligo di legge già ora in alcune regioni e prossimo per le altre -: affidare alla gestione personale se tenere acceso il riscaldamento - e pagare di più - o spegnerlo -e pagare di meno - (il condomino regolarmente assente per parecchie ore al giorno o saltuariamente per giorni o settimane sarà invogliato a spegere i radiatori) può creare negli edifici poco coibentati (cioè in quelli meno recenti) uno squlibrio nell'impianto, squilibrio che viene pagato direttamente dagli alloggi più esterni (per esempio primo e ultimo piano). Non vedo una grande differenza ( a proposito dell'equilibrio dell'impianto di riscaldamento) tra questo sistema e il riscaldamento autonomo...guarda però il caso oggi non è più concesso dalla legge distaccarsi dal riscaldamento centralizzato...proprio perchè il distacco provoca squilibri a danni di altri condomini...
Peraltro sono 2 anni che noi viviamo questa situazione in 3 alloggi tuti simili (ultimo piano, perimetrali), il mio e i due dei miei figli e si tratta quindi, oltre che di ragionamenti astratti, di esperienza diretta...costosa!
Paola
1) la funzionalità delle valvole, che, per quanto ottime e ben montate, mi sembrano poco sensibili e quindi estremamente lente a regolare il passaggio dell'acqua calda nei radiatori (sia in apertura che in chiusura), quando la temperatura della stanza, rilevata dalla sonda, è diversa da quella impostata sulla valvola (ciò vale sia per il freddo che per il caldo);
2) e qui non parlo delle valvole ma del sistema di contabilizzazione del calore - obbligo di legge già ora in alcune regioni e prossimo per le altre -: affidare alla gestione personale se tenere acceso il riscaldamento - e pagare di più - o spegnerlo -e pagare di meno - (il condomino regolarmente assente per parecchie ore al giorno o saltuariamente per giorni o settimane sarà invogliato a spegere i radiatori) può creare negli edifici poco coibentati (cioè in quelli meno recenti) uno squlibrio nell'impianto, squilibrio che viene pagato direttamente dagli alloggi più esterni (per esempio primo e ultimo piano). Non vedo una grande differenza ( a proposito dell'equilibrio dell'impianto di riscaldamento) tra questo sistema e il riscaldamento autonomo...guarda però il caso oggi non è più concesso dalla legge distaccarsi dal riscaldamento centralizzato...proprio perchè il distacco provoca squilibri a danni di altri condomini...
Peraltro sono 2 anni che noi viviamo questa situazione in 3 alloggi tuti simili (ultimo piano, perimetrali), il mio e i due dei miei figli e si tratta quindi, oltre che di ragionamenti astratti, di esperienza diretta...costosa!
Paola