A seguire queste diatribe mi viene da pensare e tanto:
Gli agenti immobiliari sono scontenti della loro situazione, inutile negarlo.
Quanti pesi, quanti freni al loro entusiasmo, quanto piombo appesantisce la passione per il loro lavoro!
Abolizione del ruolo, responsabilità in solido, adempimenti barocchi per l’antiriciclaggio, dichiarazione dei propri compensi davanti al Notaio…tasse, imposte, inps, polizze assicurative,Tarsu, affitti degli uffici, il prezzo della benzina che sale e sale….e poi seguire sempre le ultime novità normative, aggiornarsi, non perdere il treno…uffa!
UFFA!
E, dall’altra parte, nessunissima considerazione né da parte dello Stato ( Agenti Immobiliari? Solo “commercianti” da spremere!) né da parte dell’opinione pubblica salvo poi, questa, ricredersi, per l’ottimo servizio fornito.
Gli agenti immobiliari si sentono soli, hanno coscienza di essere una categoria trascurata. Anche tra di loro, poi, a volte, si fanno la guerra, per disputarsi l’ultimo osso di un incarico di vendita…
Ma gli Agenti immobiliare, in coscienza, NON HANNO NULLA DA RIMPROVERSI?
Se gli AI hanno tutto il diritto di protestare contro il Governo e la sua politica dell’indifferenza, allo stesso tempo, molti di loro, non farebbero meglio a ripassarsi le materie base per esercitare questo mestiere: estimo, urbanistica ed edilizia, codice civile, imposte dirette e indirette, registro, merceologia, educazione civica, ecc.ecc….?
Esistono, certamente, agenzie che riescono a dare al cliente il valore aggiunto...ma quante sono, in percentuale, in Italia?
Sono quelle agenzie da cui il cliente rimane veramente colpito e il motivo secondo me è uno: l'agente immobiliare non pensa, solo ed esclusivamente, alla provvigione da riscuotere dall’affare ma, quando si rapporta col cliente, non fa gli occhi a forma di euro, ma pensa primariamente all’interesse della controparte in una maniera tale da rendere percepibile questa sua preoccupazione fin dal primo approccio.
La preparazione tecnica, poi, in molti casi, è scarsa...e il cliente preparato in pochi minuti se ne rende conto.
Vi rendete conto di quanti ingegneri, architetti, avvocati, commercialisti, periti edili, ragionieri, geometri, muratori, carpentieri, amministratori vari ci sono in Italia, idonei a mettere sotto verifica un povero incravattato di un franchising che puzza ancora di latte? Ma non solo lui, beninteso.
Tra i tanti motivi, il mercato immobiliare è diventato estremamente difficile e selettivo anche per quello, che il cliente di oggi, è più informato rispetto al
cliente di un dieci, venti anni fa ( internet fa anche di questi scherzi…) e mette realmente alla prova la professionalità di ogni mediatore.
Quando entra in agenzia il cliente preparato, mette, senza pietà, sotto esame l’agente immobiliare.
Una vera prova di idoneità, immediata, silenziosa ma tranciate.
Se l'agente lo supera, bene, la trattativa si incanala verso la sua naturale conclusione, ma se, il mediatore si dimostra un incapace e un ignorante della materia….la giornata sarà per lui una brutta giornata.
Per tacere del pessimo passaparola che si innesca.
A volte, cari immobiliaristi di Immobilio, la ragione non sta da una sola parte...
La realtà è molto più complessa e ha tante gradazioni di grigio.
Naturalmente chi leggerà questo intervento ed interverrà è un ottimo agente immobiliare
Su questo non ci piove!
Però, però.....