Ritengo che in un momento in cui vendere casa è molto più difficile che acquistare, il cambio casa debba effettuarsi dando per scontata la NON vendita del vecchio alloggio.
Io ad esempio, nonostante avessi casa da vendere, mi ero fissato come budget un livello tale che rientrasse coi risparmi ed un mutuo fisso al 30% dei miei redditi.
Ho così comprato, poi quando ho venduto, quella rata mutuo l'ho ridotta della metà.
La regola universale de "mai vendere ma comprare" e' un caposaldo di disarmante semplicita' e di lunghissima memoria.
Quattro parole che sanciscono una vera legge di gravita'.
Che due sia maggiore e quindi piu' pesante di uno, non e' un opinione.
Certo quando si puo'.
Pure in questo caso che la vendita sia soppraggiunta post acquisto, fa' ritenere che del vecchio, se ne disponeva nel ricavo, senza averne debito di mutuo residuo.
Determinando che la compra potesse avvenire pure in assenza di vendita e poi ridurre lo sforzo di acquisto dal ricavo del vecchio.
Operazione corretta.
Consiglio interessante per la nostra amica.
Pure qui quando si puo'.
Detto cio',
Con un approcio "attivo" nella ricerca di acquisto, sicuramente si possono reperire prodotti graditi.
Per "Stare sul pezzo" occorre tuttavia avere effettivo potere di acquisto.
Se vero e', che voi tutti dite, che oggi e' piu' difficile vendere che acquistare allora coi soldi in mano acquistare sara' davvero facile.
Coi soldi in mano si compra bene. Altro consiglio da scoperta dell"acqua calda.
In tutta questa ovvieta' di lemmi e leggi di gravita', la nostra amica "accantonatrice", tentenna ad andare a vedere quelle case che gli propongono, quando queste in apparenza superano il suo budget.
MAPERCHE'...??
..e' mica meglio..?
In un contesto dedito all'acquisto, dovrebbe frustarli quegli agenti, per farsi accompagnare a visionare quegli immobili.
In fondo l'approcio e' quello di comprare senza vendere o alla peggio, vendere dopo.
Certo se si puo'.