Aggiornamento: ho parlato con Caio.
Caio non è iscritto all'albo, dice di avere un contratto di collaborazione con Tizia (sua moglie). Tizia è regolarmente iscritta al ruolo.
L'attività che ad oggi ha svolto Caio è la seguente:
- ha contrattato con me il prezzo (io volevo offrire X lui ma fatto offrire X+1)
- ha contrattato con il venditore il prezzo (voleva vendere al prezzo Y, Caio lo ha convinto a vendere a Y-1)
- mi ha fatto firmare la proposta con clausola di subordinazione. Ha fatto firmare il venditore tale proposta per accettazione. Nella proposta non fa cenno ad alcuna agenzia o agente
- dopo 20 giorni, venuta la clausola di subordinazione, abbiamo firmato una nuova proposta
- mi ha fatto firmare un foglio (non in carta intestata ma bianco) dove c'è scritto che devo dare a CAIO euro XX per compenso concordato
- Ad oggi nessuno (nè io nè il venditore) ha visto Tizia o l'agenzia o la p.IVA dell'agenzia/agente
Lui è convinto di avere ragione, io, da quello che ho letto qui e altrove non sono convinto che abbia ragione al 100% e sinceramente volevo usare questo suo "torto" per un sconto (+IVA cioè in regola); lui ad oggi ha rifiutato questa sorta di transazione
igor
Caio é molto convinto di aver ragione se ti fa firmare un foglio dove ti impegni a riconoscergli una cifra concordata. Se lo fa é perché molto probabilmente é un dipendente dell'agenzia della moglie. Avrei rifiutato anch'io se mi proponevano uno sconto sulla provvigione adducendo una mia fantomatica irregolarità, più che una mediazione sembra una forma di ricatto.