A.N.A.M.A.
Associazione Nazionale Agenti e Mediatori d'Affari
Agenzie immobiliari camuffate da uffici in regola Scritto da Redazione il settembre - 21 - 2011
Siamo in un momento di crisi e quindi attenzione che stanno nascendo finte agenzie immobiliari, gestite da personale non in regola, che vogliono approfittare di un periodo in cui le case hanno prezzi più bassi con l’obiettivo di lavorare “in nero”. Lo afferma l’ANAMA, l’associazione degli agenti immobiliari in regola che ha rilevato situazioni “strane” in molte parti d’Italia. Infatti stanno operando sul mercato dell’intermediazione immobiliare non solo “mediatori abusivi” individuali, quindi privi di ogni abilitazione e fonte di evasione totale,
ma anche agenzie con tanto di negozio, vetrina, e iscrizione alla Camera di Commercio ma fatta attraverso un prestanome.Come si concretizza l’abuso? E’ sufficiente procurarsi un soggetto iscritto alla Camera di Commercio, costituire una società e nominarlo legale rappresentante anche se non necessariamente socio. Questa architettura societaria può mandare indenni gli operatori che effettivamente operano e lavorano nell’agenzia, che sono i veri titolari. Non è certo legale la situazione e se il controllo da parte dello Polizia Urbana o della Guardia di Finanza avviene in maniera precisa e puntuale si possono stanare senza problemi. Anche il Ministero dello Sviluppo Economico ha di recente emanato un regolamento a seguito del quale non è possibile che un amministratore di una società possa essere contemporaneamente legale rappresentante in altre, magari in diverse province. Si capisce bene la ragione di questo editto:
un mediatore deve essere lui in prima persona a trattare gli affari, che siano affitti, compravendite o cessioni d’azienda. E per legge non è possibile delegare ad altri non iscritti la trattativa, soprattutto per una questione di responsabilità e di garanzia civile e penale.
La ripetizione dell’indebito. Non per niente il legislatore con la legge 3 febbraio1989 ha stabilito che il cliente che tratta un appartamento o una villa con un operatore privo di patentino ha diritto alla restituzione della provvigione pagata anche se l’affare è stato concluso.
Basta provare che a seguirlo nelle fasi di visita, trattativa, definizione del prezzo e modalità di pagamento sia stato proprio il soggetto abusivo. E a nulla valgono le argomentazioni di essere socio dell’agenzia: per avere diritto alla provvigione bisogna essere iscritti alla Camera di Commercio come agenti immobiliari. Quindi attenzione: non può un soggetto fare il mediatore, segnalare affari, trattare prezzi e modalità di pagamento se non è regolarmente munito di qualifica professionale.
Il caso più frequente per aggirare la legge. E’ sufficiente che due soggetti non abilitati decidano di svolgere “abusivamente” la professione di agenti immobiliari. Per raggiungere l’obiettivo costituiscono una società a responsabilità limitata al 50% di quote ciascuno, nominando un amministratore munito di patentino sia per ottenere l’omologa della società che per dare una parvenza di regolarità all’agenzia. Solo che in questo caso ogni azione di mediazione, ogni trattativa, ogni colloquio di vendita che abbia a riferimento prezzo, forma di pagamento, finanziamenti, modalità contrattuali ed altro deve essere fatto personalmente dall’amministratore, lasciando ai soci operatori l’eventuale interesse verso il fatturato, che è appunto lo scopo principale del “socio di capitali”.
E’ perciò doveroso aspettarsi che sia l’amministratore della società a trattare gli affari e non i suoi collaboratori non iscritti.
pensoperme ma questo non lo penso io ma L' A.N.A.M.A