Forse poteva andar bene quando eri in attività tu 20/30 anni fa,
Che sia nuova di uno o, vecchia di cent'anni, una scorciatoia e' una via che risulta oggettivamente più breve, per raggiungere una meta.
Cosi', chi la conosce e la utilizza, arriva sempre prima, risparmiando pure energie e risorse, rispetto a quell'altro, che marcia sulla via più importante.
Peccato, che come in questo caso, su una strada tutta dritta, una scorciatoia non ha ragione di esistere.
Meglio allora definire le cose per quello che sono:
Voce del verbo Arrabattarsi.
Tralasciando le figuracce, le liti e le perdite di tempo che ritualmente accadono, a trattare con i no agenzia senza avere un mandato.
Anche nel caso fortuito ma anche di capacita' "chirurgica", nel riuscire a farsi conferire un mandato, il rischio di disordini, accozzaglie e pasticci vari resta sempre pendente.
Tra i più classici, quelli di avere un mandato e di proporlo a quegli stessi clienti a cui l'avevano gia' proposto mesi prima, pure a qualche decina di migliaia di euro di meno.
Il massimo dello scorno.
Oppure, quello di vendere ad uno stesso soggetto, che l'aveva gia' visto con un altro mediatore.
Con il venditore o il compratore oppure entrambi, a far come gli indiani, anche davanti all'evidenza più assoluta.
Nella migliore delle ipotesi si finisce in tribunale.
In quella peggiore il primo mediatore si mette di traverso nella vendita.
Cosi', ammesso che non gli scoppi in faccia, al nuovo mediatore, quello bravo che era riuscito a farsi dare il mandato, tocca concludere l'affare per dividere la la libagione con l'altro.
Forse era meglio non averlo.
Perche' ora l'onere fa sudare più di otto camicie.
Sgomitando, tra l'incudine di margini risicatissimi, di parte acquirente e il martello del no agenzia.
Che piuttosto che pagare quello che doveva o, quello che ora sarebbe corretto, allora non vende.
Perche' per quanto fortunato, capace o chirurgico puoi essere, un somaro resta tale e non puo' diventare un cavallo.