No, non è propriamente vero, infatti molti sovraindebitamenti di oggi vengono anche da scelte fatte in quel periodo storico, solo la forte crescita ne ha attenuato gli effetti... Quelloche faceva funzionare tutto allora era la forte possibilitá di ricarico e la ricchezza che veniva distribuita, ciò generava lavoro e sopratutto, generava una convinzione che oggi non regge piû: pe guadagnare basta lavorare, oggi non è affatto vero, è una cosa valida solo per i dipendenti.... E tra poco nemmeno per loro. Considera poi la quota di nero... Ogni famigli a aveva almeno una casalinga che lavorava in casa.... E protava un'altro stipendio... Oggi vogliono il 60-70 di tasse da una ditta con ricarichi ridotti a percentuali da ridere ... Quindi non potendo agire sulla moneta... Si svaluta il lavoro. Quindi, a parte i poc su accennati che avranno la ricchezza addirittura aumentata, gli altri di fatto avranno talmente meno soldi che non si potranno permettere nemmeno l'affitto in modo agevole... Anche senza aver avuto la colpa imperdonabile di acquistarsi la casa.Non mi risulta che negli anni '60 ci fosse gente che dormiva sotto i ponti o che rinunciasse alla casa di proprietà. Però era un consumismo tarato sulle reali possibilità, non sul debito. Semplicemente c'era meno dabbenaggine e non c'era troppo spazio per la speculazione finanziaria.
Ultima modifica: