specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Così passi la vita a far finta di voler comprare casa, che spasso...😉
Ah, non mi faccio problemi. O si vendono più o meno alle mie condizioni, oppure per quanto mi riguarda possono stare anche stare lì a fare la muffa. Almeno tutti quegli immobili messi in vendita a prezzi assurdi da proprietari ottusi, spesso con l'acquiescenza dell'agenzia di turno che non vuole perdere il cliente.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ah, non mi faccio problemi.
Non mi riferivo a te personalmente ( non so nemmeno se stai cercando casa), ma alla tua "massima", così categorica...
Almeno tutti quegli immobili messi in vendita a prezzi assurdi da proprietari ottusi, spesso con l'acquiescenza dell'agenzia di turno che non vuole perdere il cliente.
Perdonami la provocazione; è casuale che certi acquirenti trovino sempre venditori ottusi, quando invece il mercato è pieno di venditori "normali" , in attesa di acquirenti altrettanto normali ?
Per "normali" intendo mediamente ragionevoli.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Questa mi sembra proprio una gran bufala. Rischierebbero di marcire invendute nel tempo anche se i prezzi diminuissero.

La maggior parte degli alloggi, specie quelli vetusti, in zone centrali o periferiche, vuoi perche' sono da riattare o perche' sono difformi, non sono finanziabili o, per meglio dire, non tutti i soggetti che le comprerebbero lo sono, finanziabili o non possono accedere a quel credito, per quell'acquisto.

Mentre in cuor loro, si indebiterebbero fino al midollo, per poterle acquisire.

Stessa cosa accade nelle compravendite del nuovo.
Acquisto Soggetto ad IVA che esclude un finanziamento al cento per cento.

Quindi secondo te se domani le banche non erogano un appartamento in periferia in vendita adesso a 70000 euro (E che comunque si fa fatica a vendere nonostante i mutui) diventerebbe improvvisamente una Luis Vitton dell’immobiliare e il prezzo salirebbe a 300.000 euro?
Ma secondo quale logica?

Perche' dovrebbero aumentare di prezzo...??

Un appartamento in periferia resta quotato per com'e'.
La casa in centro invece pure.

Indipendentemente se le banche finanziano oppure no.

Proprio perche' queste non incidono sull'andamento dei prezzi di mercato.

Da tre mila anni prima di Cristo non e' mai accaduto, nemmeno una volta soltanto, che un immobile censito, non sia stato possibile da trasferire in vendita.
Anche se era in buona parte difforme o addirittura in parte abusivo.

La difficolta' di una vendita, e' determinata dal prezzo, non da un prestito.

Quando un'agenzia "carica" una casa sotto prezzo, tipo tre locali (4piano no ascensore) a 40k mila euro;
Oppure casa indipendente con 200metri di giardino ( una montagna di sassi senza ormai piu' il tetto) a 110k euro, i telefoni prendono fuoco da tanto che squillano.

Si scatena l'inferno e decine di soggetti interessati si fiondano per venire a vedere.

I cento x cento mutuo, li vedi che il prodotto, se le mangiano con gli occhi.

Non arriverebbero neanche a coprire l'acquisto e col fabbricato completamente da riattare, l'operazione si rivela impraticabile, perche' troppo onerosa.

Gli "affaristi" o quelli che si credono tali, perche' hanno la disponibilita' o la capienza di acquisto , arrivano e subito dopo aver visto, cosi' su due piedi, ti sparano delle cifre irrisorie, convinti che sulla faccia della terra i soldi li abbiano in mano solo loro.
Qualita' di offerte che farebbero perfino i lavavetri del semaforo rosso.
Intanto, per chi ha i soldi e o per chi non li ha, la bonta' della casa o dell'affare non si discute.
Resta li' ferma dov'e'.
Con buona pace di chi non puo' e di chi vorrebbe.
Delle banche, dei macellai e dei fruttivenfoli, che con le compravendite immobiliari non ci azzeccano niente.

Fino a quando, si rappresenta il cliente giusto o quello adatto, che per sue esigenze, oggettive o di semplice gradimento, arriva aggiudicandosi l'affare, sovente ad un prezzo neppure tanto conveniente.

Per quel semplice motivo, che da sempre accade nelle transazioni immobiliari, fin da prima di Cristo:

Se una casa, una cosa e perfino un Cristiano e' in vendita.
Prima o poi qualcuno arriva e se la compera.


Dal 2008 le banche, avendo capito della cavolata fatta, hanno smesso di erogare (almeno, determinate cifre). Non mi pare che i prezzi siano aumentati.

Il mercato "drogato" del 2008 e le sue conseguenze, non e' stato determinato dalle banche.
Che non hanno MAI smesso di erogare e MAI lo faranno.

Nei consigli e nei vertici delle banche, fin da quando la finanza ebrea vi si e' insediata cambiandone la forma, sono presenti e previste delle figure preposte ed ncaricate a "vendere" i soldi.

Prestare quattrini in cambio di un tasso di interesse, fu attivita' introdotta ed inventata dagli Ebrei.
Prima del loro avvento, ogni statuto di ogni banca fino ad allora conosciuta ed esistente, vietava il prestito contro interessi.

Attivita' che invece i sionisti, svolgevano gia' aldifuori e ancor prima, di entrare a fare parte del sistema bancario Europeo.

Entrati nel sistema, ingaggiati per questa loro abilita' dai banchieri, come "ebrei di corte", nel volgere del tempo i piu' scaltri ed efficienti a prestare soldi, fondarono le loro banche private.
Una, tra le dinastie bancarie ebraiche tra le più note, quando era al suo apice, possedeva di gran lunga il piu' grande patrimonio privato del mondo.
Secondi solo al Vaticano.

Cio' per darti la misura, di quanto sia fondadmentale e lucrosa per una banca, l'atttivita' di prestiti contro interessi.

Ancora oggi, tecniche e sistemi bancari, si fondano su quelle stesse regole.
Con i "venditori di soldi" piu' efficienti che scalano le vette dei vertici dirigenziali.

Perche' e' ovvio, che se riesci a prestare soldi a chi non ne avrebbe bisogno, oltre ai soldi, guadagni pure prestigio.
Al contrario realizzi perdite.

Dal 2008, le banche hanno stretto i cordoni del credito, per effetto delle normative introdotte dal governo che era in carica.

La tracciabilita' dei pagamenti e il dichiarato in atto quelle principali.

Prima di queste, uno che comprava una casa, poteva anche avanzare dei soldi chiesti in prestito ed aprirsi un bar.
Come facevano i Bangla a Roma e i Pakistani a Milano.
Al nord, i meridionali vendevano agli exstracomunitari, le case comperate dai settentrionali.
Per andare a comperarne altre nuove o seconde case.

Fermato il trenino la domanda e' calata e i prezzi sono crollati.

Alle banche non gliene frega un fico secco dei prezzi delle case.
Se salgono, se scendono o se restano stabili.

Quello che gli importa e' il prezzo del denaro.
 
Ultima modifica:

brina82

Membro Storico
Professionista
Dal 2008, le banche hanno stretto i cordoni del credito, per effetto delle normative introdotte dal governo che era in carica.

La tracciabilita' dei pagamenti e il dichiarato in atto quelle principali.

Prima di queste, uno che comprava una casa, poteva anche avanzare dei soldi chiesti in prestito ed aprirsi un bar.
Come facevano i Bangla a Roma e i Pakistani a Milano.

Cosi' la domanda e' calata ed i prezzi sono crollati.

Alle banche non gliene frega un fico secco dei prezzi delle case.
Se salgono, se scendono o se restano stabili.

Quello che gli importa e' il prezzo del denaro.

Non penso che la domanda degli immobili sia calata per le ragioni che tu dici, ma proprio per la crisi (disoccupazione, mutui non pagati, ecc.), e ne è prova il fatto che il numero di compravendite è in aumento proprio in questi ultimi anni, dopo il bottom del 2012-13 (sebbene la crisi abbia avuto origine nel 2007 in America, abbiamo toccato il fondo nel 2012-13). Lentamente ci stiamo avvicinando al numero di compravendite del lontano 2007, anche se quei numeri forse rappresentano un asintoto.

Qualora si tornasse a quei fantastici numeri di compravendite (tralasciando gli scenari del coronavirus), sappiamo tutti che quei prezzi gonfiati non torneranno, almeno per ora, proprio perchè le banche, per cautelarsi, anche a prescindere dalle normative, fanno i conti in tasca a chi richiede mutui, per evitare di prendere nuove fregature, stile bolla immobiliare anni 2000.

Alle banche non gliene frega nulla dei prezzi delle case, d'accordo, ma ne determinano comunque il prezzo (indirettamente), con l'intento di evitare nuove fregature.

PS i furbetti che col mutuo della casa compravano anche altre cose ci sono sempre stati, ma quanti ne erano (e ne sono ancora; come ben sai c'è ancora oggi chi riesce ad inserire nel mutuo anche il costo del Notaio, agenzia, mobili e pure la macchina)? Uno su 10? Uno su 20? Credo allora fosse (come oggi) l'eccezione e non la regola.

Se il problema dei prezzi gonfiati fosse stato legato a questo fenomeno, sarebbe come credere a chi dice che il problema dell'Italia è chi fa il nero...
 
Ultima modifica:

Lin0

Membro Attivo
Professionista
"Mediamente ragionevole" è troppo vago e soggettivo, mentre un'offerta al ribasso va fatta sempre e a prescindere, anche perché se vendi gli altri la faranno comunque con te pur vendendo a un prezzo ragionevole. Quindi chi vende dovrebbe già aspettarselo e tenere conto di questo.
Ci sono venditori che non scendono di 1000 euro e alla prima proposta al ribasso non vogliono più avere a che fare con te. Mettetevelo in testa che il prezzo lo decide chi vende non chi compra. C'è gente che piuttosto che scendere di 1000 euro lascia l'immobile in affitto per 10 anni
 

Micron

Membro Attivo
Privato Cittadino
Ci sono venditori che non scendono di 1000 euro e alla prima proposta al ribasso non vogliono più avere a che fare con te. Mettetevelo in testa che il prezzo lo decide chi vende non chi compra. C'è gente che piuttosto che scendere di 1000 euro lascia l'immobile in affitto per 10 anni

Uno che piuttosto che vendere aspetta 10 anni è uno che non vuole/deve vendere.
Se le offerte che gli arrivano sono tutte più basse di quello che lui chiede per un lungo periodo di tempo significa semplicemente che è fuori mercato. Il prezzo non lo decide ne il venditore ne il compratore, ma il punto di incontro tra loro due.
ABC della legge domanda/offerta
Di fatto è un soggetto così che sta facendo perdere tempo a tutti, non certo chi fa un’offerta al ribasso
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Non penso che la domanda degli immobili sia calata per le ragioni che tu dici, ma proprio per la crisi (

..e allora probabilmente sara' una coincidenza del tutto temporale.

Decreto Bersani a meta' del 2006;
"La lenzuolata" dell'omonimo "pacchetto", stravolgeva ogni regola e legge di gravita' fino ad allora conosciuta.

Tracciabilita' nei pagamenti.
Dichiarato in atto.
Obbligo della presenza di intermediari.
Limitazione dei contanti. Poi del tutto aboliti nelle compravendite.
Assegni senza possibilita' di essere trasferiti.
Plusvalenze per utili derivanti da rivendite.

Tutte misure per fare cassa e, appunto, per scoraggiare quelle manovre di chi operava in nero, fino a quel momento diffusissime.

Il tutto sventolando la bandiera della tutela dell'abusivismo e della lotta al cosiddetto sommerso.

Che invece non sono cambiati di una virgola.

Gli abusivi, operano ancora indisturbati e tranquilli, sono rimasti i "sommozzatori" di grandi capitali.

Mentre i normali "poveri Cristi", hanno dovuto conoscere e fare i conti, con l'abominevole accertamento sul valore normale del bene compravenduto.
Soggetto fino ad allora mai conosciuto.

Specie e soprattutto in caso di acquisto finanziato con mutuo!

Striscia la notizia sovente c'è ne riporta più di qualche cronaca piu' che disprezzabile.
Con le banche finanziatrici, che come ovvio, restano a guardare, proprio perche' incidono ZERO, sull'andamento dei prezzi di mercato.

Ma ad uscire con le ossa rotte, sono stati sicuramente, i privati venditori soggetti ad imposta di registro.
Seguiti a ruota, dai venditori imprenditori, soggetti ad IVA.

Che hanno visto le loro possibilita' di vendita gravemente pregiudicate e quindi l'inesorabile calo dei prezzi.

Altro che per la disoccupazione o i mutui non pagati.

Le cose sono come sono.
 

Micron

Membro Attivo
Privato Cittadino
La maggior parte degli alloggi, specie quelli vetusti, in zone centrali o periferiche, vuoi perche' sono da riattare o perche' sono difformi, non sono finanziabili o, per meglio dire, non tutti i soggetti che le comprerebbero lo sono, finanziabili o non possono accedere a quel credito, per quell'acquisto.

Mentre in cuor loro, si indebiterebbero fino al midollo, per poterle acquisire.

Stessa cosa accade nelle compravendite del nuovo.
Acquisto Soggetto ad IVA che esclude un finanziamento al cento per cento.



Perche' dovrebbero aumentare di prezzo...??

Un appartamento in periferia resta quotato per com'e'.
La casa in centro invece pure.

Indipendentemente se le banche finanziano oppure no.

Proprio perche' queste non incidono sull'andamento dei prezzi di mercato.

Da tre mila anni prima di Cristo non e' mai accaduto, nemmeno una volta soltanto, che un immobile censito, non sia stato possibile da trasferire in vendita.
Anche se era in buona parte difforme o addirittura in parte abusivo.

La difficolta' di una vendita, e' determinata dal prezzo, non da un prestito.

Quando un'agenzia "carica" una casa sotto prezzo, tipo tre locali (4piano no ascensore) a 40k mila euro;
Oppure casa indipendente con 200metri di giardino ( una montagna di sassi senza ormai piu' il tetto) a 110k euro, i telefoni prendono fuoco da tanto che squillano.

Si scatena l'inferno e decine di soggetti interessati si fiondano per venire a vedere.

I cento x cento mutuo, li vedi che il prodotto, se le mangiano con gli occhi.

Non arriverebbero neanche a coprire l'acquisto e col fabbricato completamente da riattare, l'operazione si rivela impraticabile, perche' troppo onerosa.

Gli "affaristi" o quelli che si credono tali, perche' hanno la disponibilita' o la capienza di acquisto , arrivano e subito dopo aver visto, cosi' su due piedi, ti sparano delle cifre irrisorie, convinti che sulla faccia della terra i soldi li abbiano in mano solo loro.
Qualita' di offerte che farebbero perfino i lavavetri del semaforo rosso.
Intanto, per chi ha i soldi e o per chi non li ha, la bonta' della casa o dell'affare non si discute.
Resta li' ferma dov'e'.
Con buona pace di chi non puo' e di chi vorrebbe.
Delle banche, dei macellai e dei fruttivenfoli, che con le compravendite immobiliari non ci azzeccano niente.

Fino a quando, si rappresenta il cliente giusto o quello adatto, che per sue esigenze, oggettive o di semplice gradimento, arriva aggiudicandosi l'affare, sovente ad un prezzo neppure tanto conveniente.

Per quel semplice motivo, che da sempre accade nelle transazioni immobiliari, fin da prima di Cristo:

Se una casa, una cosa e perfino un Cristiano e' in vendita.
Prima o poi qualcuno arriva e se la compera.




Il mercato "drogato" del 2008 e le sue conseguenze, non e' stato determinato dalle banche.
Che non hanno MAI smesso di erogare e MAI lo faranno.

Nei consigli e nei vertici delle banche, fin da quando la finanza ebrea vi si e' insediata cambiandone la forma, sono presenti e previste delle figure preposte ed ncaricate a "vendere" i soldi.

Prestare quattrini in cambio di un tasso di interesse, fu attivita' introdotta ed inventata dagli Ebrei.
Prima del loro avvento, ogni statuto di ogni banca fino ad allora conosciuta ed esistente, vietava il prestito contro interessi.

Attivita' che invece i sionisti, svolgevano gia' aldifuori e ancor prima, di entrare a fare parte del sistema bancario Europeo.

Entrati nel sistema, ingaggiati per questa loro abilita' dai banchieri, come "ebrei di corte", nel volgere del tempo i piu' scaltri ed efficienti a prestare soldi, fondarono le loro banche private.
Una, tra le dinastie bancarie ebraiche tra le più note, quando era al suo apice, possedeva di gran lunga il piu' grande patrimonio privato del mondo.
Secondi solo al Vaticano.

Cio' per darti la misura, di quanto sia fondadmentale e lucrosa per una banca, l'atttivita' di prestiti contro interessi.

Ancora oggi, tecniche e sistemi bancari, si fondano su quelle stesse regole.
Con i "venditori di soldi" piu' efficienti che scalano le vette dei vertici dirigenziali.

Perche' e' ovvio, che se riesci a prestare soldi a chi non ne avrebbe bisogno, oltre ai soldi, guadagni pure prestigio.
Al contrario realizzi perdite.

Dal 2008, le banche hanno stretto i cordoni del credito, per effetto delle normative introdotte dal governo che era in carica.

La tracciabilita' dei pagamenti e il dichiarato in atto quelle principali.

Prima di queste, uno che comprava una casa, poteva anche avanzare dei soldi chiesti in prestito ed aprirsi un bar.
Come facevano i Bangla a Roma e i Pakistani a Milano.
Al nord, i meridionali vendevano agli exstracomunitari, le case comperate dai settentrionali.
Per andare a comperarne altre nuove o seconde case.

Fermato il trenino la domanda e' calata e i prezzi sono crollati.

Alle banche non gliene frega un fico secco dei prezzi delle case.
Se salgono, se scendono o se restano stabili.

Quello che gli importa e' il prezzo del denaro.

Sostanzialmente hai messo insieme una serie di frasi a caso con concetti piuttosto confusi e sconnessi. Scusa se te lo dico ma leggerti è difficile perché non segui un filo logico nei tuoi post. Vedo però che continui a sostenere la tesi assurda che il credito non abbia correlazione alcuna con il mercato. Che ti devo dire, restane pure convinto 🙂
 

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