Aggiorno la mia situazione di compravendita. Da tre settimane c'è una coppia che vuole comprare casa mia, vista parecchie volte, decidono di chiamarmi che vogliono farmi la proposta, cosi chiamo l'agente immobiliare e gli dico di presentarsi gentilmente a casa mia per definire il tutto.
Ricordo che ho trovato io i gli acquirenti, l'agente non ha fatto nulla, ad ogni modo i compratori arrivano, fanno tanti preamboli e mi fanno un offerta (senza assegno, a voce) di 160 mila euro contro i 210 mila che richiedo io. Considerate che dalle mie parti nemmeno un rudere ci compri con 160 mila euro...
La mia perplessità è questa, il mio agente non ha pensato proprio di dire, è al di sotto della richiesta, magari proviamo una quota migliore considerando che noi al di sotto dei 200 non scendiamo (sono scesa da 235 a 210 in poco tempo)...in separata sede mi fa: prendi quello che puoi prendere e stai da tua nonna, poi la cerchi con calma la casa. (da considerare che so che entro l'anno si deve comunque comprare dopo la vendita e soprattutto non compro una benemerita cippa lippa con quei soldi)
Ora la situazione è questa: i ragazzi non hanno stilato una proposta scritta, vogliono ritornare con il padre della ragazza e poi definire con l'assegno.
Io li aspetto per educazione e con altrettanto rispetto dirò: se pensate di arrivare alla cifra di minimo 200 si può iniziare a parlare, altrimenti nonè questa la casa che POTETE acquistare.
Cosa ne pensate delcomportamento del mio agente?