Signori, il tema è di una ovvietà immensa:
- c'è tanta domanda ma moltissima offerta, la domanda sceglie.
- c'è tanta domanda ma poca è in grado di soddisfarsela.
Ci sono case che vengono vendute al prezzo che viene richiesto dal proprietario perfino oggi, nonostante vada di moda non dirlo, am siccome ho la fortuna di vedere scambi, molti, anche se purtroppo non passano tutti da me, ve lo dico: qui dentro si dice una miriade di caxate quando si fanno passare cose per verità omni-valenti sul mercato.
più di un cliente che si è visto soffiare la casa che gli interessava perchè provando a ribassare qualcun altro ha pagato prezzo pieno e ho più di un cliente che non accettando di ribassare ha visto la sua casa rimanere sul mercato o è stato costretto a venderla a meno poi... ho clienti che la tolgono dal mercato e la affittano o la tolgono e basta... ho visto UN cliente che ha venduto a più di quanto chiedeva per un furbone che non voleva pagare provvigione
Il mondo è vario, anche oggi, come lo era prima, semmai le dinamiche riguardano il fatto che un immobile che presta poche di quelle caratteristiche che il mercato richiede (e queste cambia da zona a zona e da persona e persona) avrà meno possibilità di esser venduto, salvo eccezioni che pur ci sono.
Quindi, è normalissimo che tutti facciano comunque il solito iter: prima provano a un prezzo che gli pare congruo, poi il tempo,il mercato e il feedback che hanno li porta a sani consigli o li premia per il prezzo scelto.
Il mercato conosciuto negli anni di "sub-prime" non è un modello a cui riferirsi, sia quando si vende sia quando si compra portandolo all'eccesso contrario.
Senza i derivati e la finanza di merxa, non ci sarebbe stata bolla immobiliare.