perché se è equiparato è evidente che , mamma in vita, la nostra può vendere sono la nuda p.
Piena prop = nuda + usufrutto.
E' "equiparato", nel senso che anche il diritto di abitazione è un diritto reale di godimento su cosa altrui. il godimento quindi, seppur limitato rispetto all'usufrutto, non può essere esercitato del "proprietario".
Nuda proprietà +diritto di abitazione= piena proprietà
viziata da una temporanea limitazione che si esaurirebbe automaticamente con la rinuncia o con la morte della mamma.
"quella che chiami "temporanea limitazione" è una limitazione sostanzialmente identica a quella del diritto di usufrutto, che si esaurisce, allo stesso modo, con la rinuncia o la morte del titolare del diritto stesso.
Credo mi volessi dire che come in ogni comunione, quando si Decide di vendere, il ricavo deve star bene ad entrambi;
Intendevo dire che, se la figlia si riserva il diritto di usufrutto sul 100 % dell'immobile ( diversamente non avrebbe senso), anche la quota di nuda proprietà venduta dalla madre avrebbe un valore inferiore.
Quindi o la madre viene "risarcita" dalla figlia, o le cede gratis tale vantaggio, che va a suo discapito.
la figlia credo sia libera di decidere autonomamente della sua quota, nuda, o parzialmente piena se non si riserva (ammesso che possa) lusufrutto futuro.
Certo che si; della sua sola quota fa quello che vuole; ma dubito che ci sia qualcuno interessato ad acquistare il 50% di nuda proprietà ( se non con intento speculativo e propositi "belligeranti" verso i futuri eredi della quota della madre).