eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
ti confermo il discorso del massetto.
in uno dei bagni di casa hanno dovuto rompere il massetto e svellere il pavimento (nuovo appena fatto....).
ci hanno mezzo mezza giornata ma il muratore non ha rotto manco una piastrella.
se invece decidi di "andarci sopra", occhio ai sanitari. se sono sospesi, ti rimarranno troppo bassi.
 

Giuseppe60

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie eldic, terremo conto di ogni suggerimento che ci arriverà e, quando avremo scelto la soluzione più idonea, aggiorneremo la discussione...
Intanto ogni apporto sarà il benvenuto...
Un salutone a tutti
 

Giuseppe60

Membro Attivo
Privato Cittadino
E' finita che… non è ancora finita… Mi spiego meglio: visto che il titolare dell'impresa non si è più fatto sentire nonostante tutti gli inviti e tutte le PEC inviategli, dopo la perizia abbiamo contattato alcune imprese e, alla fine delle valutazioni, abbiamo affidato ad una di queste l'incarico di rimettere a posto i lavori (chiaramente sempre previo avviso, ad ogni passo che facevamo, alla vecchia impresa tramite mail e PEC alle quali, ovviamente, non ricevevamo risposta).
Abbiamo dovuto far modificare l'arco che divide l'ingresso dal soggiorno e optato per l'incollaggio di un nuovo pavimento su quello preesistente (vedi nostro messaggio del 10 luglio 2018 soluzione N° 2) in tutto l'appartamento tranne che in bagno dove, per ovviare al problema del riposizionamento dei sanitari con sfalsamento delle quote degli scarichi, abbiamo optato per la resina.
Adesso l'appartamento è a posto ma il titolare dell'impresa continua a non rispondere alle nostre reiterate richieste di rilasciare le dichiarazioni di conformità degli impianti eseguiti direttamente da lui o da artigiani incaricati da lui.

A questo proposito approfitto per chiedere se qualcuno del forum è in grado di aiutarci su questo punto...

Ci siamo rivolti alla Camera di Commercio per segnalare la vicenda del mancato rilascio delle dichiarazioni di conformità e ci hanno risposto che, per poter valutare la questione ed emettere, eventualmente, una sanzione a carico dell'impresa, devono ricevere prima un rapporto dal Comune che deve accertare l'infrazione e comunicarla alla Camera di Commercio.
Siamo andati in Comune e ci hanno risposto che secondo loro l'infrazione da parte dell'impresa è palese ed emerge dalla documentazione da noi prodotta (copia del contratto, mail, PEC, perizia ecc.) e che quindi il rapporto chiesto dalla Camera di Commercio non è necessario e quest'ultima deve provvedere ad emettere la sanzione a carico dell'impresa autonomamente.

Sembra di essere una pallina da ping-pong che viene fatta rimbalzare da un lato all'altro del tavolo...

Abbiamo pensato di rivolgerci all'ATS quale altro Ente competente ad accertare questo tipo di infrazioni, ma qualcuno ha dei suggerimenti da darci?

Noi, come abbiamo sempre scritto al titolare dell'impresa, vogliamo soltanto risolvere il problema; siamo anche disponibili (pur di chiudere questa faccenda ed uscire da quello che abbiamo passato e stiamo passando a causa sua) a non chiedergli il risarcimento per i soldi spesi in più rispetto a quanto ancora gli dovevamo a titolo di saldo...

Se c'è qualcuno che ha vissuto una situazione come la nostra e/o che ha suggerimenti da darci per aiutarci, per favore, dateci una mano...

Un saluto cordiale a tutti ed un grazie fortissimo per tutti i precedenti suggerimenti ricevuti che ci hanno permesso di andare avanti...

Grazie a tutti.
 

Bagudi

Fondatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Poveretti, siete caduti anche voi nei famosi ping-pong italiani, dove le leggi ci sono, ma nessuno le fa rispettare e nessuno si prende la responsabilità di quello che fa...
 

Luigi PROIETTI

Membro Attivo
Professionista
La mancata o incompleta emissione della dichiarazione di conformità comporta, oltre a responsabilità contrattuali dell’installatore nei confronti del committente, anche le sanzioni amministrative - previste dall’art. 15, comma 1, del DM 37/2008 - del pagamento di una somma da euro 100,00 ad euro 1.000,00, con riferimento all'entità e complessità dell'impianto, al grado di pericolosità ed alle altre circostanze obiettive e soggettive della violazione.
L’installatore deve poi prestare attenzione a quanto attestato nella dichiarazione di conformità perchè la stessa si configura quale certificato e pertanto, nel caso di eventuali falsità riportate nel documento, si può integrare il reato di cui all’art. 481 del codice penale.
P.S.: Secondo me l'appaltatore ha fatto tutto in economia, io andrei da un avvocato altrimenti questo muro di gomma non lo risolvi.
 

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