200 miliardi a dire il vero è il monte sofferenze tout-court, non quello legato all'immobiliare.a parte che i tempi stanno cambiando proprio per smaltire le sofferenze, ma di quei 200 miliardi dovuti al mattone solo 60 sono imputabili ai privati, il resto sono costruttori; le esperienze - indirette per fortuna - con i pignoramenti non erano simpatiche, è una vita d'inferno per evitare il sequestro del quinto dello stipendio conti bancari titoli etc se dopo l'asta la banca non ha avuto tutto il dovuto
rimane comunque il fatto che riportare a casa i quattrini rimane un'impresa, anche a fronte di una garanzia pesante come quella immobiliare.
ma poi, diamola tutta. premesso che le disgrazie sono sempre dietro l'angolo, i mutui che vanno gambe all'aria difficilmente sono quelli di chi si muove con la prudenza del buon padre di famiglia...