Allora spiego meglio tutto quanto...
il bene in vendita è una colonica con 9 ettari di terreno sui quali c'è prelazione di un coltivatore diretto confinante al quale va notificato il preliminare, ci sono 30 gg di attesa se questo nn risponde prima, allora se è interessato all'acquisto e gli va bene il prezzo compra lui e finisce lì, se risponde che nn gli interessa si procede con i miei acquirenti che hanno bisogno di questo preliminare per chiedere il mutuo. Ci sono due clausole nel preliminare:
il venditore dice che se il diritto di prelazione verrà esercitato dal coltivatore diretto il contratto è nullo e restituisce la caparra,
l'acquirente chiede che il contratto sia nullo con restituzione della caparra per intero se il mutuo nn gli viene concesso ma nn per il reddito in quanto si è già informato, ma perchè ha paura che in qualche modo la banca trovi difficoltà a mettere un ipoteca su un immobile che è completamente da ristrutturare e gravato da varie servitù.
Il venditore dice nn ti restituisco la caparra per intero perchè mi chiedi il 31 ottobre come termine per il contratto finale e in tutto questo tempo mi blocchi la vendita, voglio almeno una parte a titolo risarcitorio per il tempo perso.
Mi rispondete come fosse una proposta d'acquisto ma questo è già un preliminare per giunta scritto dal notaio per volontà delle parti, che nn si sono accordate nemmeno davanti al notaio il quale mi ha passato in toto la patata bollente ... IL PONZIO PILATO