Fortunatamente non sono venuto da te perché per un mediatore non riconoscere 1000 da 10000 è molto grave 🤣
😁
Ti confesso, che gia' iniziata la risposta, in prima istanza avevo pure bene inteso.
Solo, che nel mentre che scrivevo, mi e' sorto il dubbio.
Che si trattasse per davvero, di una tale prassi "da oratorio" e allora sono ritornato a consultarmi il post di apertura ed evidentemente, ho letto diecimila anziche' mille.
Dovro' rassegnarmi ad utilizzare gli occhiali.
Peccato, aver dovuto inutilmente correggere, argomentazioni che erano ancora piu' al vetriolo, di quelle che poi invece hai letto.
Comunque poco male.
Seppur con numeri dversi la sostanza non cambia.
Trattandosi di versamenti da ottemperare in due riprese e in diversi luoghi tra proposta e preliminare.
Detto questo, il venditore che dall' '89 non ottempera al riscatto, ha tutto il diritto di farlo.
Se i rapporti col Comune concessionario lo consentono.
Legami e vincoli, che esulano dall'acquirente, da sciogliere entro il rogito.
Ecco che l'acquirente, anziche' sindacare prima sugli adempimenti futuri spettanti al venditore, dovrebbe preoccuparsi di quelli suoi presenti, che spettano a lui e che devono avvenire prima del rogito.
Diversamente, i vincoli non potrebbero restare pendenti, per più di trent'anni.
Con i valori/metroquadro, che crescono e che si aggiornano, via via col trascorrere del tempo.
Il criterio, consente al venditore convenzionato, di evitare il rischio, di impegnare anzitempo dei quattrini, quando poi per una qualsiasi motivazione, la vendita non abbia a concludersi.
Circostanza, che nel tuo caso, appare più che concreta, perfino in presenza delle due delibere di cu ci hai narrato.
Un vero e proprio "nonsenso".
Che, tuttavia, ha la sua logica spiegazione.
La banca invece dice che il mutuo non viene erogato in caso di caparra
almeno questo è ciò che dice il consulente
Questa poi fa' letteralmente cadere a terra dal ridere.
Se fosse fondata, una tale fesseria, bisogna per forza ritenere che quella Banca operi su Marte, oppure su Saturno.
Considerato che la "arra", quella che noi oggi conosciamo come caparra, fu introdotta nel nostro ordinamento dall'Imperatore Giustiniano il Grande.
Che la riprese tale e quale, come gia' veniva utilizzata nel diritto greco, settecento anni prima del suo regno.
Regole e meccanismi, che da prima di Cristo senza cambiare nemmeno di una virgola, sono le stesse ancora valide ed utilizzate nei giorni nostri.
Posto che le analisi, sono sempre riferite alle pratiche e mai sul piano personale.
Cio' per dirti, che se ci tieni a darti del pezzente, la fesseria la dici tu.
Molto probabile invece, e' che sia il tuo consulente, a non voler farti sganciare la caparra.
Perche' cio', come fosse l'apertura di un vaso di Pandora, alzerebbe ancor di piu' il livello dei rischi in capo alla banca, mettendoti in cattiva luce con la banca stessa.
Circostanza che la dice assai lunga, sulla qualita' della pratica e giuociforza, della tua capienza di acquisto.