enrikon

Membro Senior
Che poi, parliamoci chiaro, nella pratica quante volte accadrà che il cliente voglia per forza farti una proposta "indecente" scritta?
Tutte le volte che un acquirente ha in mente una cifra da offrire considerevolmente più bassa della richiesta o rinuncia lui prima ancora di parlartene oppure ti chiede di sondare il terreno col venditore, per capire se ci sono i margini, prima di mettersi a sedere e tirare fuori il blocchetto degli assegni. A me è successo anche pochi giorni fa: richiesta 510.000 offerta 400.000. La venditrice mi aveva già fatto sapere che a 490/480 avrebbe chiuso. Io potevo sperare in 450, ma 400 mila no di sicuro. Cionondimeno ho cercato di farmi fare la proposta scritta avvertendo la proponente che le speranze erano ridotte al lumicino. Con queste premesse la cliente non se l'è sentita di cominciare tutta la tiritera (proposta scritta, assegno, ecc...) e me l'ha fatta verbale. Ovviamente la risposta è stata negativa (la proprietaria mi ha risposto che non avrebbe accettato nemmeno 450.000) e l'appartamento (in vendita da più di 1 anno) è rimasto lì ;)
Ah... dimenticavo: all'acquisizione la mia valutazione dell'appartamento era stata di 400.000 euro (ma questo, sappiamo bene, che ai proprietari non interessa :fico:)

Comunque, tutto questo per dire che parliamo di cose (proposta rifiutata dall'agenzia) che di fatto non capitano quasi mai. Almeno questo è quello che vedo dal mio piccolo osservatorio.
 

rivinci

Nuovo Iscritto
Professionista
L'agente immobiliare non è mica lo "speculatore".
Lo "speculatore" è colui che acquista un immobile con un grosso sconto e poi lo rivende per lucrarci la differenza.
Non ho mai detto e/o scritto che questa pratica sia scorretta o in qualche modo illegittima.
Ho solo detto che in relazione alla domanda iniziale di chi ha creato questo topic non si poteva pretendere che l'agenzia girasse tutte le proposte ricevute al venditore.
Avevo risposto che nessuna agenzia ha interesse a non ritirare le proposte presentate dai potenziali acquirenti, tranne quelle vergognose o fatte dagli speculatori che, evidentemente, sono molto ma molto più basse rispetto alle richieste del venditore il quale, nella normalità dei casi, non ha mica intenzione di svendere il proprio bene.
Qualcuno fa confusione fra la regola e l'eccezione. Se 5 venditori su 100 accetterebbero di svendere il proprio bene con lo sconto del 30%, questi rappresentano l'eccezione e non la regola.

Aggiunto dopo 3 minuti...

Se poi la casa rimane invenduta questa è un'altra stria. Evidentemente o l'agente o il venditore hanno dato una valutazione fuori mercato. Ma questa è un'altra storia.
 

gcaval

Membro Attivo
Professionista
Qualcuno fa confusione fra la regola e l'eccezione. Se 5 venditori su 100 accetterebbero di svendere il proprio bene con lo sconto del 30%, questi rappresentano l'eccezione e non la regola.

Ed è un motivo sufficiente affinché qualcuno, chiamalo se vuoi, speculatore, possa fare un'offerta inferiore del 30%. nella peggiore delle ipotesi verrà rifiutata. Ma non ha offeso nessuno.

Ancora una volta, però, non si capisce rispetto a cosa è il 30% di sconto. Nel caso di Enrikon, per esempio, è rispetto ad una "richiesta offensiva" del proprietario. Non mi sembra che il proponente l'abbia denunciato... :D
 

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