davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La ratio è una maggior tutela dell’acquirente, che non perde i soldi del saldo se si trova un’ipoteca tra rogito e trascrizione.
Non certo il pagamento di debiti altrui.
E come viene tutelato l'acquirente? Gli ridanno i soldi del saldo, e per riavere la caparra e i soldi del notaio si arrangi? A rogito effettuato per di più? Bisogna annullare l'affare annullando il rogito?
Secondo me se si trova un'ipoteca tra preliminare e rogito, l'acquirente subisce un danno.
Il danno è pari al valore dell'ipoteca.
A questo punto il venditore si prende i soldi lasciati in deposito per un valore pari al danno. Con quei soldi estingue l'ipoteca che non è un debito altrui ma suo, perché è accesa sulla casa di sua proprietà.
La differenza resta al venditore, e la casa libera da ipoteche all'acquirente.
Come da contratto
Questa è la ratio della norma.
Se i soldi bastano, ovviamente. Ma questa è un'altra questione.

Come vedi, che il notaio li dia all'acquirente o che li usi per estinguere l'ipoteca, sempre lì si arriva.
Alla conclusione del contratto.
Che è ciò che la legge dovrebbe tutelare, ossia la volontà delle parti.
 

Stella1981

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Privato Cittadino
Dall’atto notarile della compravendita dei signori dai quali io comprerei ,(di cui ne sono in possesso )si può capire come è la situazione giusto?!
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La ricordavo diversa da te, ma può darsi che sbagliamo tutti e due. Internet è piena di pagine anche autorevoli su questo discorso, quindi è inutile basarci su quanto riteniamo di ricordare. Meglio documentarsi.

Il deposito del prezzo | Sito del notariato
Deposito del prezzo della compravendita presso il notaio (vedere quanto dice al comma 66)
deposito prezzo teoria e tecniche redazionali
Deposito prezzo: un’opportunità da non perdere (L. 124/2017)

C'è altro ma mi fermo qui. Comunque, pare siano le parti contraenti a decidere che fare delle somme depositate in conto deposito prezzo.
Ovviamente mi riferisco al caso di formalità pregiudizievoli della cosa. In assenza di pregiudizi della cosa, la somma va al venditore e questo non credo vada specificato.
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Chiedo scusa a @Stella1981 se ho dato vita a un vespaio su una cosa che non era poi così pertinente al suo caso, (sempre che non stia per comprare da dei delinquenti).

L'atto di provenienza serve per identificare l'immobile e per sapere come i venditori ne sono venuti in possesso. Ma questo vale fino al momento della precedente compravendita.

Per la situazione attuale valgono le visure, il più recenti possibile. Come già detto prima di me,
L’ultimo controllo lo fa il notaio il giorno dell’atto, ed è quello che conta.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
La ricordavo diversa da te, ma può darsi che sbagliamo tutti e due. Internet è piena di pagine anche autorevoli su questo discorso, quindi è inutile basarci su quanto riteniamo di ricordare. Meglio documentarsi.

Il deposito del prezzo | Sito del notariato
Deposito del prezzo della compravendita presso il notaio (vedere quanto dice al comma 66)
deposito prezzo teoria e tecniche redazionali
Deposito prezzo: un’opportunità da non perdere (L. 124/2017)

C'è altro ma mi fermo qui. Comunque, pare siano le parti contraenti a decidere che fare delle somme depositate in conto deposito prezzo.
Ovviamente mi riferisco al caso di formalità pregiudizievoli della cosa. In assenza di pregiudizi della cosa, la somma va al venditore e questo non credo vada specificato.
Immagina che invece di un'ipoteca si abbia un pignoramento o una domanda giudiziale: credo non vi siano altre strade oltre a quella della restituzione dei soldi. Non si capisce il motivo per cui in presenza di ipoteca dovrebbe essere diversa la cosa.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Secondo me se si trova un'ipoteca tra preliminare e rogito, l'acquirente subisce un danno.
Il danno è pari al valore dell'ipoteca.
E' ovvio che per l'acquirente è un danno
Se si trova un'ipoteca tra preliminare e rogito, e il venditore non estingue il debito e quindi non la cancella, naturalmente non si può rogitare.
A questo punto il venditore si prende i soldi lasciati in deposito per un valore pari al danno.
Se siamo tra preliminare e rogito, non c'è stato ancora nessun deposito prezzo.
E comunque i soldi non andrebbero al venditore, ma direttamente al suo creditore, per evitare che intaschi e fugga.
Come vedi, che il notaio li dia all'acquirente o che li usi per estinguere l'ipoteca, sempre lì si arriva.
Alla conclusione del contratto.
Che è ciò che la legge dovrebbe tutelare, ossia la volontà delle parti.
La volontà delle parti spesso cozza con la mancanza di onestà di una parte ;)
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Immagina che invece di un'ipoteca si abbia un pignoramento o una domanda giudiziale: credo non vi siano altre strade oltre a quella della restituzione dei soldi.

I siti che ho citato prendono in considerazione tutti questi casi, perfino (toh!) le spese condominiali insolute.

Comunque credo che alla fine si possa anche cancellare un pignoramento, se si soddisfa il creditore...
 

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