lo scienziato del CNR fermo nelle sue convinzioni inamovibili che tutto si deve poter dimostrare
Non è questione di sconfessare, ci mancherebbe !
E' che io sono contraria per natura al Verbo (da qualunque parte arrivi o si manifesti) e non riesco ad avere una fede cieca in niente e nessuno...
ma ... di cosa stai parlando?
di sicuro non del tema della discussione che questi interventi non contribuiscono
nè a dare una risposta a chi avviato la discussione
nè a fare un sintesi
nè ad un presa di posizione chiara sui contenuti
si preferisce attribuire etichette agli utenti ... mah!
in estrema sintesi in questa discussione è accaduto questo:
non tutti conoscono le regole per valutare, eppure ci sono chiare, note, scritte, largamente condivise e pubbliche
il privato che non conosce le regole è accettabile, meno che non voglia accettare la verità, ma questo è un problema suo
un professionista che non conosce le regole è molto grave ed è un danno per la categoria che rappresenta ed il mercato
un professionista che non si vuole aggiornare è molto grave ed è un danno per la categoria che rappresenta ed il mercato
con questi soggetti e in queste condizioni
diversi utenti sono intervenuti e, anche qui in estrema sintesi, i risultati sono questi:
chi è convinto che
c'è sempre un deprezzamento
chi ritiene che la diminuzione non sia scontata,
ci potrebbe essere un apprezzamento
chi si diverte sparando le solite
XXXXXX (preoccupante quando avviene da parte di professionisti)
chi dubita su parametri universali e non dimostrabili e propone un metodo piuttosto che un numero per risolvere il problema sollevato
alla fine
le posizioni sono quindi riconducibili a:
- applicare un % forfettaria, arbitraria, soggettiva e infondata ...
- applicare la statistica
- rilevare i dati reale del mercato e applicare le regole vigenti
la prima soluzione (
% forfettaria)
è di fatto molto
rischiosa per tutti perchè non esiste niente di valevole in tutto il territorio nazionale
non è coerente con la giusta convinzione che "ogni immobile e ogni zona sono particolari e quindi diversi dagli altri.
la seconda soluzione (
statistica)
non è una soluzione applicabile all'estimo,
non è condivisa e quindi è del tutto personale,
non è pratica,
non si può quindi realizzare concretamente ...
e a precise domande i sostenitori di questa teoria hanno mollato l'osso, dichiaratamente o non continuando a sostenere questa loro teoria
la terza soluzione (
dati + metodo) è quella che
ogni professionista deve almeno dimostrare di conoscere.
Questa soluzione è l'unica strada da percorrere per distinguersi dal privato e per
dare concretezza al termine "professionista".
Questa soluzione la ritengo l'unica che possa portare
trasparenza, chiarezza e sicurezza in un mercato immobiliare arretrato, non trasparente, non sicuro in cui è diffusissima la disinformazione ed il proliferare di falsi professionisti, di falsi profeti, di falsi esperti che, di fatto, fondano le proprie considerazione su elementi falsi e che non ci si preoccupa di verificare.
Questa soluzione
comporta chiare e precise responsabilità in capo a tutti gli operatori (committenti, valutatori, professionisti ...)
Anche se non ve ne rendete conto o non volete rendervene conto solo per il fatto di aver seguito questa discussione non potete più dire
che non conoscete
che non sapete
che ignorate
...
e già questo comporta di fatto responsabilità in capo ad ognuno, certo formalmente evitabili per chi si nasconde dietro nomi di fantasia
come vedi non c'è nessun verbo, sono normalissime e semplicissime regole di civiltà