E' un preliminare, ma l'assegno allegato fa la differenza a seconda della sua natura. Se è un assegno di caparra penitenziale la parte inadempiente NON può chiedere l'esecuzione del contratto.
lo sappiamo, lo sappiamo la cosa finisce li'. il problema non e' se dare l'assegno o no che comunque si potrebbe anche fare ma quando dare l'assegno.
nel momento in cui l'acquirente riceve la proposta d'acquisto firmata dal venditore, versa l'assegno di natura confirmatoria, naturalmente il tutto viene scritto e firmato nella proposta di acquisto.
se l'acquirente si ritira paga l'assegno in ogni caso, se si ritira il venditore paga il doppio.
altrimenti si va in tribunale.
si potrebbe agire anche cosi', perche' il contratto viene sancito con le due firme, acquirente-venditore, non con l'assegno, solo che sappiamo che le agenzie tutelano molto di piu' il venditore piuttosto che l'acquirente.
poi ognuno rimane con la sua idea ma nessuno mi puo' dire che questa procedura e' sbagliata sul piano legale, e' solo che si e' abituati ad accompagnare la proposta all'assegno.
e poi rimango dell'idea che e' solo il venditore che deve accettare, assegno o non assegno l'eventuale proposta di acquisto.