sul sole 24 ho letto che secondo una circolare dell'agenzia territorio spostamento di muri interni e porte non cambiano la rendita e non serve la variazione catastale, per tutte le altre si fa sempre normalmente la variazione, qundi la legge non cambia niente
la legge di conversione del DL 78/10 ha precisato che la dichiarazione di conformità dev'essere resa sulla base delle disposizioni vigenti in materia catastale, chiarendo i dubbi interpretativi del primo decreto. le circolari 2 e 3/2010 dell'AdT hanno ribadito che vanno riportate in planimetria catastale le modifiche che variano la rendita. purtroppo non è vero che per tutte qs modifiche si faccia "sempre" la variazione della planimetria (solitamente l'abuso non viene denunciato al catasto, ma tenuto nascosto tra le 4 mura di casa), come non è vero che "tutti" gli immobili esistenti "de facto" siano accatastati, altrimenti avremmo risolto il problema dell'abusivismo
quindi la portata innovativa della legge resta, dato che costringe il proprietario-venditore che non ha le carte in regola in quello che i logici chiamano "dilemma cornuto": o rende una dichiarazione mendace in atto, commettendo un reato penale da 1 a 3 anni di reclusione, o regolarizza la catastale, ma così facendo autodenuncia l'abuso, dato che l'AdT comunicherà ai comuni le variazioni catastali, x gli opportuni controlli urbanistici. x uscire dal dilemma c'è solo una via: abbattere le opere abusive, ripristinando lo "status quo ante".
allineandosi ai dettami dell'AdT, il legislatore ha semplicemente voluto evitare di gettare i proprietari nel panico di un controllo "al centimetro" della catastale, risolvendo tutti i dubbi procedurali del primo DL 78/10. ma l'impatto sulla lotta all'abusivismo e alle "case fantasma" resta. chiaramente qs sono previsioni, ci riserviamo di valutare concretamente i frutti della nuovissima legge, chi vivrà vedrà.