M
mata
Ospite
@Bastimento penso si stia facendo confusione: l'argomento era relativo alle contestazioni dei vigili circa il cambiamento di destinazione da abitazione ad ufficio.
Questo comporta due problematiche:
- quella principale, urbanistica, che prevede l'esame circa la possibilità o meno di trasformazione sia rispetto al Regolamento Urbanistico (o PRG o PUC a seconda dei Comuni e Regioni) che a quello d'Igiene (cioè alle superfici minime dei locali, altezze ed aerolluminanti ecc.);
- quella secondaria, meramente fiscale, che prevede il cambio di categoria da A/3 (o A/2 ecc.) ad A/10, ma che devi fare solo dopo l'ottenimento dal Comune del relativo permesso (o SCIA che dir si voglia), con la corresponsione dei relativi oneri di urbanizzazione.
Dal punto di vista catastale non ci sono differenze tra abitazione rurale e civile, ma da quello urbanistico, sì.
Questo comporta due problematiche:
- quella principale, urbanistica, che prevede l'esame circa la possibilità o meno di trasformazione sia rispetto al Regolamento Urbanistico (o PRG o PUC a seconda dei Comuni e Regioni) che a quello d'Igiene (cioè alle superfici minime dei locali, altezze ed aerolluminanti ecc.);
- quella secondaria, meramente fiscale, che prevede il cambio di categoria da A/3 (o A/2 ecc.) ad A/10, ma che devi fare solo dopo l'ottenimento dal Comune del relativo permesso (o SCIA che dir si voglia), con la corresponsione dei relativi oneri di urbanizzazione.
Dal punto di vista catastale non ci sono differenze tra abitazione rurale e civile, ma da quello urbanistico, sì.