Tornando al problema.
In ragione del contratto tu dovresti la provvigione ad A mentre a B non dovresti nulla, anzi il fatto che tu abbia visitato l'immobile del quale non aveva mandato non è rilevante in quanto solo così hai potuto appurare che stava infrangendo la deontologia professionale. Inoltre in questo caso tu hai concluso il contratto per la prima visita, diverso era il caso contrario, ovvero se avevi visitato la casa solo con B e non prima con A.
Per quanto riguarda A tieni presente che anche lui deve sostenere le spese legali per ottenere quanto da lui vantato pertanto non ti fare impressionare dalle sue parole e guarda alla sostanza.
Tu devi ad A il 3% oltre IVA e nel frattempo hai infranto le norme vigenti in materia di compravendita immobiliare lui vuole i soldi e meno rogne possibili (anche se si ha ragione, minacciare delle volte sconfina in ambito penale e fa passare dalla parte del torto).
Se paghi come provvigione ratifichi quella infrazione con le ovvie conseguenze mentre se si tratta di penale no. Ne consegue che in linea teorica è preferibile pagare la penale piuttosto che la provvigione.
Per cui predisporrei una bozza di accordo tra le parti con il quale dichiarate che non sapevi che avresti dovuto pagare provvigioni ad A, che lo hai scoperto solo dopo che hai rogitato e che in ragione nelle norme cogenti sei disponibile a riconoscere una somma a titolo risarcitorio. A concederà che il suo intervento non è stato completo, che riconosce la tua buona fede e che accetta a titolo di risarcimento, rinunciando a qualsiasi ulteriore richiesta, la somma di x.
Però, visto che la normativa prevede anche risvolti spiacevoli per chi fa dichiarazioni mendaci senti di corsa il tuo notaio spiegando cosa è accaduto e cosa ti consiglia (rettifica atto? concorda sulla penale?). Lui è l'unico che possa supportarti al meglio (anche nella stesura della transazione)
Kurt