in effetti la mia unica colpa è l'ingenuità, però purtroppo spesso nella vita l'ingenuità si paga e alle volte anche a caro prezzo!
il lavoro svolto dall'agenzia b è quasi nullo, anzi a dire il vero di tutte le agenzie in cui sono entrato per vedere altri immobili questa è quella che lavorato meno (almeno gli altri mi hanno portato a vedere le case, hanno perso tempo e denaro in benzina, questi hanno stampato 3 fotocopie!)
Non credo che la sola, propria ingenuità, sia sufficiente a dare una giustificazione plausibile, per motivare un mancato acquisto.
Specie quando si tratta di un acquisto cosi' importante come quello di una casa.
Nella mia carriera ho venduto montagne di case e molto spesso mi capita, quando vado a ricercarle edifico per edificio, di incontrare quei vecchi clienti a cui anni prima, ho venduto loro la casa.
Essi stanno lì da tempo ad abitare, perche' oltre una dozzina di anni fa', ho fatto da tramite, reperendo prima il cliente venditore e poi lui come acquirente.
Sara' pure che frattanto, alcuni si sono fatti molto anziani, ma capita spesso che qualcuno stenti a ricordare il nome dell'agenzia, quello del mediatore, che nel mentre gli sta' davanti e pure a quanto e se aveva pagato una agenzia per concludere la transazione.
A volte capita il contrario.
Sono taluni clienti che ti riconoscono.
Riesumando nella mente il lontano ricordo, che pareva svanito, di quella vecchia vendita manovrata.
Messo a fuoco il ricordo, se nome e faccia del cliente, erano ormai finiti nel dimenticatoio, il corrispettivo percepito, ora che ci pensi, ti sovviene quasi subito nella mente.
Cosi' come mi torna subito alla memoria di come sia riuscito a quel tempo, a reperire quell'oggetto di vendita.
Parlando con queste persone, mi diverte pensare che, se non fosse stato per il mio intervento, avrebbero vissuto una altra vita, in una diversa casa.
I loro figli in scuole diverse e le amicizie diverse.
Altre genti insomma.
Eppure oggi e' a stento che ci ricordiamo come ci chiamiamo.
Se ci siamo dimenticati l'uno dell'altro vuol dire che le cose sono andate bene.
Tutto cio' a rilevare quanto "nell'economia" di un acquisto, puo' divenire insignificante, quale tramite o mediatore uno si sia rivolto all'epoca, per giungere a quel acquisto.
Perciò e, nel contesto di una ampia esperienza di lavoro e "conoscenza delle clientele" e', che credo poco alla sola ingenuita', o all'imbarazzo di scelta di un mediatore, quali elementi determinanti, a far mancare ad un acquirente di saper cogliere le occasioni più importanti che si presentano nella sua vita.
Ancora di più quando si e' in buonafede: Un errore lo si può correggere.
Come dire allora che se non trattasi di cattiveria sia invece ignoranza.
Quindi per me più che ingenuità vi è malafede.
Precisando che (quantomeno al momento), questa definizione non e' da intendersi come imbroglio, ma piuttosto come indecisione effettiva, riguardo l'acquisto (e alla sua entita'), che va' a generare la giustificazione per non andar a procedere con l'assistenza di un mediatore e o nel caso, a ridurne l'esborso.
Divertente poi e', leggere i tuoi confronti fatti tra le divisioni di merito, da dare ai due mediatori, tra benzina, appuntamenti e fotocopie.
Come se, appunto così ingenuamente, si potesse credere che i compensi di mediazione vanno corrisposti per il solo merito di "accompagnatore", che l'intermediario svolge, nella sua prima azione rivolta alla vendita.
Infatti siamo appena all'inizio del pecorso.
Una trattativa ancora non è stata nemmeno intavolata.
Mentre la proposta ancora ha da veder la sua luce, siamo gia' alle discussioni sull'entita' delle mediazioni, a chi queste debbano spettare e a come debbano essere ripartite.
Sul duro prezzo che uno debba pagare o debba far pagare agli altri - e mi riferisco alla prima agenzia - , per la propria ingenuità.
Considerazione data dal doveroso accordo che gli intermediari sono o saranno costretti a convenire.
A questi và il mio augurio di poter reperire rapidamente un'altro cliente per la stessa casa.
Partendo dalla pluralità in materia di mediazione, senza
(sai che novità) giungere a farci mancare l'intervento di giudici e avvocati di turno.
Nonsiamai
Come se per la definizione di una pratica si dovesse cominciare dalla coda piuttosto che dal capo.
Infatti n tutto questo, ancora non si conosce se hai capienza per l'acquisto, oppure no.
Se avrai da fare mutuo e se si, n quale percentuale ,oltre al fatto che prima di tutto ciò, occorre che tu e il tuo strumento d'acquisto, siate graditi a parte venditrice.
La mancanza di certezze per me la questione principale dell'indecisione e non i mediatori.
Io penso che attenderai a fare la proposta.
Con l'obbiettivo di confondere ancor più le acque.
Confido ci terrai aggiornati.