Quindi non mi sono sbagliata, quindi se tu hai subìto maltorti, ne fai subire ad altri, mi sembra una giusta considerazione.
Il conoscente in questione sa che interfacciandosi ad una agenzia avrebbe dovuto pagare dei soldini, altrimenti chiedeva prima a te di fare lo scugnizzo, gli appostamenti sotto la casa del privato e tac dicevi loro che avevi un acquirente interessato.
Sai com'è è vero la situazione non è rosea, ma da qualcuno si deve pur iniziare, qui la collaborazione c'è, perchè cosi ti bruci caro mio, la cattiva pubblicità poi arriva, mi auguro per te che non sia cosi eh, ma ti parlo di bari, i pochi agenti come te che han fatto cosi si so bruciati e ora fanno tutt'altro lavoro
chapeu a te
Non ti sei sbagliata affatto.
Infatti ho fatto il mio lavoro.
Se ti fosse capitato di leggere con attenzione l'intervento che ho postato, avresti potuto comprendere, come sia stato lo stesso cliente/acquirente a rivolgersi a me e al mio studio, fornendomi lui stesso il contatto del cliente/venditore, per "portare a casa" l'acquisto alle migliori condizioni da lui dettate.
Al cliente, in via preliminare e chiaramente sotto sua stessa richiesta, sono stati sottoposti nella più ampia luce, i rischi e le eventuali possibili conseguenze, che da questa sua azione, potrebbero scaturire profuturo.
Doveroso SEMPRE farlo, anche perchè l'intervento di prestazione che egli ci ha richiesto, è sicuramente a titolo oneroso e ci mancherebbe altro!
Stabilito tra di noi "il tetto" massimo di spesa di acquisto comprensivo di commissioni, ci si è avviati ad "incartare" e confezionare il prodotto come egli ci ha richiesto e alle condizioni convenute.
Il fine di un cliente di questa tipologia, è chiaramente quello di avere la certezza assoluta, che il mediatore operi nel proprio esclusivo interesse.
Ti confesso che la cosa è assai piacevole, quando "dall'altra parte", (parte venditrice) come nel caso specifico, vi è la conclamata (e arrogante) pretesa, di non voler riconoscere alcun compenso, al mediatore per la propria attività svolta.
Questo ultimo motivo è, con tutta probabilità, quello che ha costretto quegli agenti di Bari che hai citato, a cambiare la loro attività.
Non incartavano e non confezionavano i loro prodotti.
Probabilmente ne incarteranno e confezioneranno di diversi altri, per conto di qualcun altro e a loro vanno i miei più sinceri auguri di buon lavoro.
In questo caso specifico invece, il prodotto che si è compravenduto, avrà il suo seguito di vendite nel futuro, per le unità che si realizzeranno e quindi si auspica prossimamente, ancora attività di confezionamento e incartamento e che Dio ci benedica per questo proposito.
Io non sò quale attività tu svolga.
Ma se immaginiamo che tu faccia chessò.. la venditrice ambulante di salumi al mercato di Bari;
Si rivolge al tuo banco un cliente, che prima stava guardando, "tastando" e valutando l'acquisto dei prodotti del banco dirimpetto al tuo, pure quello salumiere.
Quando questi cambia direzione, manifestando più interesse e gradimento per i tuoi prodotti esposti, oltre al fatto che in passato ha già da te pure già acquistato, tu che fai...?
Lo fai il tuo lavoro, incartando e confezionando i tuoi salumi per venderglielo, oppure prima di poter avviare il lavoro, vai cercando il permesso e il consenso del tuo concorrente..??